Processo “Montagna”: Appello fissato per il 21 ottobre prossimo

Sarà la sezione seconda della Corte d’appello di Palermo (presidente Marino) a celebrare il processo d’appello relativo all’inchiesta antimafia denominata “Montagna! E che in primo grado si è concluso con trentacinque condanne e diciannove assoluzioni.

La prima udienza è stata fissata per il 21 ottobre prossimo.

Questo il dettaglio della sentenza, che ha ridoto di un terzo le pene grazie alla scelta del rito.

Tra parentesi sono indicate le richieste della pubblica accusa.

Francesco Fragapane è stato condannato a 20 anni (richiesta pm 20 anni); Salvatore Di Gangi, di Sciacca 17 anni; Pasquale Fanara, di Favara, assolto, Giovanni Gattuso, di Castronovo di Sicilia, assolto; Vincenzo Mangiapane classe 55, 16 anni, di Cammarata, Giuseppe Luciano Spoto, di Bivona, 19 anni;  Antonino Vizzì, di Raffadali, 14 anni;  Luigi Pullara, di Favara, 10 anni e 8 mesi), Stefano Valenti, di Favara, 6 anni e 8 mesi) e Giuseppe Nugara, di San Biagio Platani, 19 anni e 4 mesi. (richiesta pm 20 anni); Adolfo Albanese, 71 anni assolto (10 anni e 8 mesi di reclusione), Giuseppe Blando, 54 anni assolto (11 anni), Vincenzo Cipolla, 56 anni, 14 anni (15 anni), Domenico Antonio Cordaro, 10 anni 53 anni (6 anni), Franco D’Ugo,4 anni e 4 mesi; 53 anni (4 anni), Giacomo Di Dio, 50 anni, assolto (11 anni), Santo Di Dio, 50 anni, 4 anni, (10 anni e 6 mesi), Angelo Di Giovanni, 10 anni e 8 mesi, 46 anni (15 anni), Stefano Di Maria, 25 anni assolto, (9 anni), Vincenzo Dolce,  3anni 52 anni (3 anni), Francesco Maria Antonio Drago,1 anno e 8 mesi 51 anni (3 anni), Daniele Fragapane, 33 anni 6 anni e 8 mesi (12 anni), Raffaele Fragapane, 10 anni e 8 mesi) 41 anni (11 anni), Alessandro Geraci, 32 anni, tre anni, (3 anni);  Angelo Giambrone, 36 anni assolto, (12 anni), Francesco Giordano, 50 anni, 6 anni e 8 mila euro multa (14 anni); Salvatore La Greca, 75 anni assolto (14 anni), Viviana La Mendola, 40 anni assolta, (3 anni), Raffaele La Rosa, 59 anni, 13 anni e 4 mesi, (18 anni), Roberto Lampasona, 40 anni assolto (11 anni), Antonio Licata, 27 anni, 4 anni 20 giorni e sei mila euro di multa (12 anni). Gli altri condannati sono: Calogero Limblici, 60 anni 16 anni, (14 anni), Calogero Maglio, 51 anni 4 anni e 8 mesi,(12 anni); Vincenzo Mangiapane, 47 anni assolto, (12 anni), Vincenzo Mangiapane, 64 anni, 16 anni (10 anni e 6 mesi), Domenico Maniscalco, 53 anni, assolto (14 anni), Giovanni Antonio Maranto, 54 anni, 12 anni e 12 mila euro di multa (14 anni), Pietro Paolo Masaracchia, 68 anni, 4 anni e 4 mesi e 5 mila euro di multa (4 anni); Salvatore Pellitteri, 42 anni assolto (8 anni; Vincenzo Pellitteri, 66 anni, 6 anni e 4 messi e 14000 euro di multa (9 anni); Salvatore Puma, 41 anni, 6 anni e 20mila euro di multa (12 anni); il collaboratore di giustizia Giuseppe Quaranta, 50 anni, otto anni perché pentito (8 anni); il figlio Calogero Quaranta, 26 anni 4 anni 20 giorni e 60 mila euro multa(10 anni), Pietro Stefano Reina, 67 anni (6 anni), Calogero Sedita, 35 anni, (11 anni), Massimo Spoto, 40 anni 13 anni e 8 mesi,(18 anni); Vincenzo Spoto, 42 anni assolto, (15 anni); Nazarena Traina assolta,  (3 anni), Gerlando Valenti, 46 anni 6 anni e 8 mesi, (15 anni);Vincenzo Valenti, 50 anni, assolto (3 anni); Giuseppe Vella, 38 anni 12 anni e 8 mesi, (18 anni); Salvatore Vitello, 43 anni assolto,(3 anni); Antonino Vizzì, 54 anni 14 anni, (20 anni); Carmelo Battaglia, 42 anni (4 anni) e Concetto Errigo, 60 anni (4 anni), entrambi a 4 anni e 4000 euro di multa. Sequestrate le imprese degli Spoto.

Come è noto la sentenza è stata appellata da alcuni imputati e dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, con i sostituti procuratori Calogero Ferrara sostituti Claudio Camilleri e Alessia Sinatra,  con particolare riferimento ad alcune posizioni di imputati Pasquale Fanara, Giuseppe Blando, Stefano e Gerlando Valenti, Salvatore Di Gangi, Adolfo Albanese, Vincenzo Mangiapane (cl.54), Domenico Maniscalco, Antonio Giovanni Maranto, Giovanni Gattuso, Vincenzo Spoto, Angelo Giambrone, Roberto Lampasona, Francesco Giordano, Pietro Stefano Reina.

La Procura inoltre ha la riapertura dell’istruttoria dibattimentale con la (ri)audizione dei collaboratori di giustizia quali Giuseppe Quaranta, ex referente della famiglia Fragapane, di Carmelo Battaglia e Concetto Errigo, appartenenti alla cosca mafiosa ragusana.

La stessa Procura, inoltre, ha chiest alla Corte di acquisire le carte dell’inchiesta “Passepartout” che ha coinvolti negli scorsi mesi l’ex collaboratore parlamentare Antonino Nicosia ed il boss di Sciacca, Accursio Dimino che evidenziano, in maniera particolare, la figura di Domenico Maniscalco, di Sciacca, assolto in primo grado e di Salvatore Di Gangi.