Agrigento, una buona notizia: al centro storico un milione per tre anni

Ricordate i 25 miliardi per il  centro storico elargiti 40 anni fa dalla Regione e che non riuscirono ad essere utilizzati dai politici imbelli?

Dopo 40 anni  non  si può fare a meno di ricordare quei miliardi persi proprio oggi che il sindaco Lillo Firetto ha informato in una conferenza stampa come dalla Finanziaria regionale sia venuto fuori un milione di euro per tre anni da assegnare al nostro centro storico. Una bazzecola a fronte di quei miliardi persi e che serviranno oggi a rimodernare le facciate degli edifici del fatiscente complesso agrigentino.

Qualcuno già la chiama “operazione sepolcri imbiancati” anche se il sindaco giustamente ripete “meglio di niente coi tempi che corrono” e ci tiene a precisare che “l’articolo 7 della finanziaria determina un cambio significativo per noi nel senso che la vecchia questione che ha interessato il nostro centro storico iniziato proprio negli anni 70 e poi nell’84 con  Ortigia di Siracusa e Ragusa Ibla  trasformate in eccellenza nell’ambito cittadino (mentre Agrigento si trovò impreparata), in questi quarant’anni trascorsi, mai il becco di un quattrino era stato assegnato al nostro centro storico. L’unica cosa che si poteva fare era  l’accesso al credito agevolato per il rifacimento dei prospetti. In questa attuale Finanziaria, finalmente dopo quarant’anni arriva su piano triennale  a iniziare dal 2016, un milione di euro per il rifacimento dei prospetti fino a un massimo del 70%. Allora diciamo pure, senza trionfalismi, che questo segnale ha un valore storico e se lo mettiamo accanto alle altre provvidenze, creiamo  un momento importante  nell’attività di riqualificazione e di recupero soprattutto del centro storico. Che rimane un punto fondamentale  in quella più ampia idea di legare la valle  al nostro centro storico che dopo alcuni interventi anche nella pavimentazione inizia a cambiare. Ciò che ci attendiamo, e accadrà sicuramente, è quell’effetto emulativo che ci consentirà di poter circoscrivere  questa area che mi auguro avrà in un prossimo futuro e di intesa con la Soprintendenza , un suo toponimo riconoscibile come Ortigia di Siracusa  e Ragusa Ibla”.