La Cna di Agrigento progetta il suo futuro tra innovazione e tradizione

Conferenza stampa della Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa) nella sede della Camera di commercio di Agrigento.
Presenti il segretario generale, Sergio Silvestrini, il vice presidente nazionale, Giuseppe Montalbano, il segretario regionale, Mario Filippello, quello agrigentino, Piero Giglione, e il presidente provinciale, Mimmo Randisi.

Il presidente nazionale Cna Silvestrini
Il presidente Silvestrini con Giglione e Randisi
L'imprenditore agrigentino Emanuele Farruggia
Locandina del convegno

L’incontro con i giornalisti è stato convocato per lanciare il tema dell’assemblea elettiva quadriennale, in programma domani nella città dei templi, che verterà su “Tradizione e innovazione: una nuova sfida per lo sviluppo del territorio”.
A distanza di quattro anni, Sergio Silvestrini, segretario generale della Cna, torna ad Agrigento. E lo fa in occasione dell’Assemblea elettiva provinciale, chiamata a rinnovare la classe dirigente per il prossimo quadriennio. L’appuntamento è in programma domani al Dioscuri Bay Palace Hotel di San Leone ma Silvestrini, particolarmente attratto dalla terra agrigentina, è arrivato nella Città dei templi in anticipo e insieme ai vertici della Confederazione del territorio, ha partecipato alle celebrazioni, organizzate dalla Prefettura, per la festa della Repubblica.
Nella conferenza stampa di oggi nella sede della Camera di commercio di Agrigento, Silvestrini ha lanciato il tema “Tradizione e Innovazione: una nuova sfida per lo sviluppo del territorio”.
“E’ una bella occasione quella di essere ad Agrigento tra artigiani e dirigenti eccellenti che conosco. Lanciamo questa campagna assembleare con una parola d’ordine” cambiamo con il mondo che cambia in maniera vertiginosa e non sempre si riesce a stargli dietro. Dietro ci lasciamo feriti e morti, purtroppo e adesso riprendiamo a metterci a disposizione delle imprese che dovranno concorrere nei mercati nazionali e internazionali. Non è retorica quello che intenderemo fare. Nell’artigianato la tradizione ha un peso fondamentale, il luogo, il territorio, il saper fare, la manualità, l’intelligenza, la qualità del prodotto, sono le tradizioni di questo grande paese. L’innovazione consiste nel qualificare questi prodotti, dargli un mercato di sbocco, standardizzare con prodotti che competano con i nostri concorrenti. Quindi fare squadra, fare filiera, assumere una dimensione individuale ma per vincere la sfida oggi bisogna mettersi insieme e passare dal pronome io al pronome noi. Questo è lo sforzo che sta facendo la Cna dando più servizi, dando maggiore rappresentanza, sempre in modo indipendente e facendo l’interesse dei propri iscritti, del paese e del bene comune. Negli anni a venire dobbiamo ritrovare identità perdute e noi come artigianato siamo una forte identità del nostro paese. Vogliamo dare forza e prospettiva a milioni di piccoli imprenditori che in fondo hanno salvato sempre il paese e che, sono sicuro, lo rilanceranno”.
Sugli ultimi dati confortanti del Pil nazionale Silvestrini mostra un cauto ottimismo: ”E’ quasi un paradosso, ogni qualvolta la politica si allontana l’economia va meglio. Il dato del Pil è ovviamente interessante, parzialmente non previsto anche se le dichiarazioni del governatore Draghi di qualche giorno fa, lo annunciavano in qualche modo. C’è un cambio di fase, il ciclo economico si è invertito, c’è una ripresa significativa anche se non uguale in tutti i settori e tuttavia significativa. Siamo in una fase discreta, positiva che fa riscoprire il nostro paese agli investitori internazionali. Senza dimenticare che noi abbiamo grandi maestranze, grandi imprenditori, siamo magari un paese un po’ confusionario ma sappiamo ritrovare il senso dell’efficienza di cui il nostro paese ha bisogno, insieme al bisogno di comunità, di stare insieme, ha bisogno di prospettive e di visione. Noi per la parte che ci compete cercheremo di contribuire e con l’assemblea di domani daremo una mano al territorio agrigentino, agli imprenditori che devono pensare ai nuovi servizi, al turismo e alle ricchezze ambientali vostre che pochi hanno. Bisogna organizzarle e organizzare la domanda in termini nuovi, in termini di qualità. La sfida nel mondo la vinceremo se sapremo usare il prodotto qualità e bellezza e la bellezza non può essere un fatto solo contemplativo ma una bellezza efficiente. Così daremo al paese e al mondo una prospettiva migliore.”

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