Interrogazione del Consigliere comunale Gibilaro sul “Piano particolareggiato” di Villaggio Mosè

Il Consigliere comunale Gerlando Gibilaro, nell’esercizio delle funzioni di sindacato e di controllo, che interessano l’attività dell’Ente e la collettività, rivolge al Sindaco, una richiesta scritta di informazioni inerenti il Piano Particolareggiato XI Villaggio Mosè.
“Premesso che – scrive Gibilaro nella sua interrogazione – per una parte rilevante di territorio della frazione del Villaggio Mosè è stato redatto un Piano Particolareggiato a cui essenzialmente negli anni non si è dato corso;

che il D.M.1444/1968 attuativo della c.d. Legge Ponte n°765/1967 statuisce che il presupposto indispensabile per il rilascio della concessione edilizia è che il lotto su cui deve sorgere l’immobile sia già urbanizzato, cioè dotato di tutte le opere di urbanizzazione primaria e secondaria e che tale urbanizzazione deve corrispondere agli standard richiesti per la zona prescelta;

che negli ultimi anni nella frazione del Villaggio Mosè vi è stato un notevolissimo incremento demografico ed infatti nell’ambito del piano particolareggiato del Villaggio Mosè sono state rilasciate numerose concessioni edilizie senza che negli anni si sia provveduto a realizzare le dovute opere di urbanizzazioni primarie, in particolare gli impianti di pubblica illuminazione, le arterie stradali, i collettori fognari delle acque bianche.

Premesso altresì, che dal 1986 ad oggi, dal Comune di Agrigento sono state rilasciate migliaia di concessioni edilizie, nonché migliaia di concessioni edilizie in sanatoria nel territorio della frazione in questione (L.47/1985,L.724/1994,L.326/2003) e nelle casse comunali sono entrate ingenti somme di denaro;

considerato che il rilascio di concessioni edilizie ha introitato nelle casse del Comune di Agrigento svariate centinaia di migliaia di euro, è doveroso – continua il Consigliere Gerlando Gibilaro – che l’Amministrazione comunale provveda a regolarizzare giuridicamente quanto previsto dal piano particolareggiato, ossia le arterie stradali, oggi private, ove poter collocare gli impianti di pubblica illuminazione, i collettori fognari acque bianche e finanche alcune isole a verde visti gli spazi ancora ad oggi esistenti, tramite espropri;

Considerato che l’interrogante Gibilaro, nella qualità di Consigliere comunale nel corso della sua attività consiliare in data 10/10/2013 Delibera Consiliare n° 145 ha fatto in modo che in Consiglio comunale si votasse una mozione che impegnasse, anzi vincolsse, l’ufficio finanziario a destinare la quota del 25 % delle Concessioni edilizie in Sanatoria e la quota del 50% delle concessioni edilizie per le opere di urbanizzazione primaria e secondaria, previo esproprio delle aree e come detto, tramite degli accordi bonari.

Considerato pertanto – conclude Gibilaro – che l’Amministrazione comunale dovrebbe attuare anche una politica all’insegna dei diritti del cittadino, l’interrogante, chiede altresì  alla S.V. di conoscere attraverso una relazione dettagliata e analitica la situazione di fatto e di diritto di tale

Piano Particolareggiato, se tra gli obiettivi primari di questa Amministrazione comunale vi è il completamento e/regolarizzazione di tale Piano e in caso positivo quali provvedimenti intende intraprendere e in che tempi”.