Impossibile nel territorio agrigentino fare a meno di due notai: Bartoli a Favara e Nino Pusateri ad Agrigento.
Il primo, nei sette cortili favaresi, ha ricreato una enclave per la creatività ibrida, liquida o immateriale che esplode su rete globale e deve trovare un approdo più riconoscibile.
Il secondo, con parametri simili e con una pervicace attività pluridecennale, coinvolge nel suo panorama percorsi anche accidentati ma con l’avvertimento sempre presente “sol nel passato è il bello, sol nella morte è il vero”.
Munifiche e generose, le Fam adesso stanno affrontando deliberatamente dall’anno scorso la ricerca di giovani talenti under 35 esclusivamente siciliani e con ripercussioni che li collegano ad altre potenti gallerie d’arte, detentrici, come si sa, di fare e disfare l’arte e all’occorrenza metterla da parte. Che siamo ormai ad un passaggio epocale è risaputo e bene hanno fatto le Fabbriche agrigentine ad additare un ostensorio che francamente oggi ha bisogno di molti chiarimenti e meno equivoci. Come le banche anche l’arte ha necessità di riformare e ripensare persino il suo mercantilismo.
L’inaugurazione di questa seconda tornata d’arte si è svolta venerdì 7 ottobre alle Fabbriche Chiaramontane di Agrigento, una seconda edizione del Premio Fam Giovani per le Arti Visive dedicato agli emergenti siciliani under 35.
Le opere degli artisti saranno esposte al pubblico fino al 20 novembre, il giorno prima invece ci sarà la premiazione.
La commissione selezionatrice del Premio Fam giovani per le arti visive è composta da storici e critici, curatori, artisti, galleristi e direttori di museo. Sono: Alessandro Bazan, Giusi Diana, Enzo Fiammetta, Daniele Franzella (vincitore dell’edizione 2014), Giuseppe Frazzetto, Francesco Galvagno, Alfonso Leto, Massimo Ligreggi, Valeria Li Vigni, Ezio Pagano, Francesco Pantaleone, Filippo Pappalardo, Giacomo Rizzo, Giovanni Rizzuto, Antonio Sarnari, Sergio Troisi.
A scegliere i 3 vincitori sarà la giuria composta da Michele Bonuomo (direttore del mensile Arte Mondadori), Giovanni Giuliani (collezionista d’arte contemporanea e presidente dell’omonima fondazione romana), Marco Meneguzzo (docente dell’Accademia di Belle Arti di Brera) ed altri esperti. In premio tre residenze d’artista. A questi tre vincitori ufficiali si affiancherà una quarta nomination, quella del pubblico: nel corso dei 40 giorni di esposizione delle opere, infatti, i visitatori delle Fam potranno indicare le loro preferenze fra gli artisti in mostra votando su una scheda vidimata dall’associazione. Il premio della giuria popolare sarà intitolato a Giusto Sucato, artista palermitano recentemente scomparso.
Come sempre alle Fam sono molteplici i linguaggi in concorso: pittura, scultura, video e fotografia, installazioni, performance, street art. Un catalogo (Ottocento Edizioni) curato dall’associazione, raccoglierà e documenterà tutta la produzione del Pfg 2016.
Il Premio Fam giovani per le arti visive è organizzato dall’associazione Amici della pittura siciliana dell’ottocento in collaborazione con il Parco della Valle dei Templi e il patrocinio del Comune di Agrigento.
Gli artisti in concorso sono Dimitri Agnello, Giuseppe Alletto, Paolo Amico, Stefania Artusi, Campostabile, Filippo Cimino, Angelo Crazyone, Francesco Cuttitta, Giusi De Blasi, Claudia Di Gangi, Genuardi Ruta, Simone Geraci, Erika Giacalone, Luisa Giannì, Alice Grassi, Grazia Inserillo, Salvo Ligama, Gianfranco Maranto, Giovanni Marascia, Marilina Marchica, Miriam Pace, Francesca Polizzi, Alberto Amedeo Rescifina, Francesco Romano, Katia Scarlata, Federico Severino, Andrea Stepkova, Studio++, Francesco Surdi, Valerio Valino, Ilenia Vecchio, Giovanna Vinciguerra.
Testo e foto di Diego Romeo