Casteltermini, lezione di legalità con Libera: Grandangolo in cattedra

Sei giorni per parlare di mafia e dintorni. Di beni confiscati e di legalità.

La campagna di Libera, l’associazione di don Luigi Ciotti, denominata “E!STATE LIBERI, beni confiscati beni di tutti” ha vissuto un momento importante e lo vivrà fino a sabato prossimo, a Casteltermini in un luogo simbolo, un bene confiscato alla mafia agrigentina.

Organizzata dall’infaticabile Carmela Pistone – che ha coordinato una decina di giovani provenienti da più parti del mondo (Vladimir, Giorgia, Gentjan, Gabriela, Livia, Natalina, Emmanuele, Matteo, Sara, Paolo) –  a Casteltermini, si è tenuto l’interessante corso di formazione, ed hanno avuto luogo le previste “lezioni” sui temi della legalità.

Ad infiammare gli attentissimi giovani provenienti da più parti del globo ci hanno pensato il Pubblico ministero Salvatore Vella, oggi alla Procura di Agrigento e grande esperto di vicende mafiose, e gli instancabili aderenti all’associazione “A testa alta” di Licata che sui beni confiscati hanno realizzato uno studio divenuto pietra miliare anche per la politica che vuole fare.

Oggi, a Casteltermini, nei locali della casa di riposo “Beato Cusmano” ha relazionato il direttore di Grandangolo, Franco Castaldo che ha spaziato su trent’anni di mafia agrigentina.

Oltre tre ore di serrato faccia a faccia con gli attentissimi ospiti di Libera che non hanno lesinato domande su svariati temi compresi quelli riguardanti mafia, politica e massoneria.

Alla fine dei lavori una foto rilassante e beneaugurante a suggello di una giornata intensa e ricca di emozioni.

Si riparte domani con Michele Vitello delle Farm cultural park di Favara e Pierfilippo Spoto di Val di Kam