La campagna degli dei nella Valle dei templi

Un fotogramma del filmato

“La campagna degli Dei” offerto in visione l’altra sera presso le Case Sanfilippo presentato dal direttore del Parco Parello e da Calogero Liotta, è un video prodotto dall’Ente Parco della Valle dei Templi e realizzato dal giornalista della Rai Franz La Paglia, con le musiche di Salvatore Tavolacci. Il filmato, della durata di 7 minuti e mezzo, già presentato all’Expo di Milano, affronta – ci dice La Paglia – in modo leggero e adatto a tutti, l’aspetto paesaggistico del territorio della Valle, con accenni storici, letterari e mitologici. Un paesaggio agrario che, con un’analisi delle varietà colturali e delle diverse tipologie di allevamenti di animali, racconta oltre tremila anni di storia, a partire da diversi secoli prima della fondazione di Akragas (2.600 anni fa) fino a dopo la scoperta dell’America: l’evoluzione antropologica del sito, attraverso la stratificazione, la sovrapposizione e la contaminazione in campo agroalimentare, parallela a quella dei beni culturali.
Dal formaggio pecorino al vino (presenti già nell’Odissea all’inizio del primo millennio avanti Cristo), all’ulivo, al grano, al pistacchio, al mandorlo (al quale il Parco ha dedicato un museo vivente con tutte le specie presenti in Sicilia), per passare agli aranci, introdotti dagli arabi un millennio dopo la fondazione di Akragas, e arrivare al fico d’India, proveniente dal continente americano a partire dal XVI secolo. In questo contesto si registra la reintroduzione nella Valle dei Templi della capra girgentana, presente fino a qualche decennio fa, originaria dell’Afghanistan e forse arrivata dopo le conquiste in oriente di Alessandro Magno del IV secolo avanti Cristo, e l’ape nera, presente per millenni in Sicilia ma che oggi è a rischio estinzione. Già con gli ulivi e i vigneti della Valle dei Templi il Parco produce olio e vino imbottigliati col marchio Diodoros, in omaggio a Diodoro Siculo, storico siciliano di Agira, in provincia di Enna, vissuto nel I Secolo avanti Cristo, che ad Agrigento dedicò una parte consistente della sua monumentale opera. E sempre col marchio Diodoros si avvia la produzione di miele e dolci di mandorla.
Il documentario è stato molto ben accolto dal pubblico presente che è intervenuto numeroso. Riteniamo che il video sarà molto apprezzato dagli alunni delle scuole per la sua esposizione semplice e chiara e che probabilmente prelude ad un nuovo documentario dove Franz La Paglia amplierà, anche con l’aiuto degli specialisti che ad Agrigento non mancano, molte delle tematiche che sono già presenti in questa fatica del noto giornalista, completando così un percorso storico scientifico che è sempre utile verificare e conoscere nella sua complessità.