Questore Longo saluta Palermo: “Mafia ancora non vinta”

“Vado via da Palermo e il mio abbandono coincide anche anche con il mio abbandono alla Polizia di Stato. Lascio infatti, dopo 39 anni di servizio effettivo, la polizia di stato per fare il prefetto: una novita’ per me e anche una sfida”.

Cosi’ il questore di Palermo e neo prefetto di Vibo Valentia, Guido Longo, incontrando la stampa per illustrare i dettagli dell’operazione antidroga eseguita stanotte. Al suo posto il primo marzo arriverà Renato Cortese.

Longo – giunto a Palermo nel 2015 e dal primo marzo prefetto di Vibo – rivolge un saluto la città: “Ritornando a Palermo l’ho trovata cambiata, in meglio. Tuttavia non dobbiamo mai dimenticare quello che e’ successo e non dobbiamo dimenticare che le istituzioni sono al servizio dei cittadini che hanno bisogno di noi. E chi presta servizio per la comunità deve sempre ricordare, non dimenticare, evitare di avere la memoria corta. Ricordare chi, per difendere la libertà, è caduto ucciso barbaramente – poliziotti, carabinieri, magistrati, giornalistie’ fondamentale per noi, per i cittadini, per i giovani. Io credo molto nei giovani su cui dobbiamo investire e a cui’ dobbiamo spiegare, far conoscere quello che e’ successo e illustrare i principi che guidavano Falcone, Borsellino, Mattarella, Rocco Chinnici e tanti altri. Secondo Longo “oggi le mafie sono molto subdole. Probabilmente la Cosa nostra corleonese non c’e’ piu’ ma la mafia c’e’, e’ presente e continua la sua attivita’. Abbiamo intrapreso una battaglia, ma non abbiamo ancora vinto la guerra”.

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