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Morì travolto da torrente, tre a giudizio tra cui ex sindaco

L’ex sindaco di Acireale Antonino Garozzo, l’ex direttore dell’area servizi tecnici del Comune Giovanni Barbagallo e l’attuale comandante della polizia municipale di Acireale Alfio Licciardello sono stati rinviati a giudizio dal gip di CATANIA Daniela Monaco Crea, durante una udienza preliminare svoltasi stamane, per aver causato la morte di Giuseppe Castro, il 53enne travolto durante un violento acquazzone la sera del 21 settembre del 2013 dall’acqua del torrente Lavinaio Platani mentre era in sella ad uno scooter in contrada Anzalone, nella frazione di Capo Mulini. L’accusa e’ di omicidio colposo. Lo ha reso noto l’avvocato Giuseppe Lipera, legale di uno dei parenti dell’uomo, che si sono costituiti parte civile. La prima udienza e’ fissata per il 3 maggio del 2017. Barbagalllo e Garozzo avrebbero causato la morte dell’uomo consentendo “lavori di urbanizzazione da parte di privati e del Comune senza adottare alcuna valutazione sui rischi che la presenza del corso fluviale poteva comportare per l’incolumita’ pubblica” e “non intervenendo sullo stato esistente per eliminare le condizioni di rischio o limitarne le conseguenze”. Tutti e tre avrebbero inoltre causato la morte di Castro “omettendo di evidenziare all’utenza pubblica con idonea segnalazione di pericolo la presenza del torrente” ed “omettendo di adottare le necessarie misure di sicurezza tali da impedire l’accesso alla strada dove l’uomo fu travolto (Via Tercento) in caso di precipitazioni atmosferiche e comunque di predisporre adeguati interventi di protezione”.