Agrigento, tassa sui rifiuti, Fontana: “Cittadini pagano di più perchè troppi netturbini”

Botta e ristosta, sulla vicenda della Tari, tra Alfonso Buscemi, dirigente sindacale della Cgil Funzione Pubblica di Agrigento e l’assessore comunale Domenico Fontana. Buscemi dichiara: “23 persone perderanno il lavoro per via della riduzione della Tari decisa dal Consiglio comunale di Agrigento ed avallata dall’Amministrazione. Noi non lo permetteremo. Impugneremo davanti al Tar la deliberazione consiliare. La riduzione della Tari determina un risparmio irrisorio per i cittadini ma un peggioramento della qualità del servizio offerto”.

Risponde l’assessore Domenico Fontana:  “La Cgil e i sindacati in genere fanno finta di non sapere o non capire che i dipendenti non sono del Comune di Agrigento ma della società Gesa, che ha come soci 17 Comuni. Noi, come Agrigento, siamo soci, e in qualità di soci possiamo decidere o meno di fruire di un servizio o di non fruirne più. Peraltro questi lavoratori non sono licenziabili perchè tutelati dall’articolo 19 della legge regionale del 2010, la legge quadro sulla gestione dei rifiuti in Sicilia. La verità è che gli agrigentini pagano il doppio il servizio di spazzamento perchè hanno quasi il triplo degli operatori che servirebbero. A Favara e nelle altre città il rapporto è di un operatore ecologico ogni 600 abitanti. Ad Agrigento il rapporto è di 1 a 290: abbiamo circa il 40 per cento di personale in più. Quindi i sindacati farebbero bene a cercare soluzioni per riequilibrare il peso che grava troppo su Agrigento e gli agrigentini. Pantalone non paga per tutti, abbiamo deciso di cambiare ragionamento”