Gerlando Gibilaro in merito al Piano del Parco Archeologico di Agrigento

Il Consigliere comunale Gerlando Gibilaro in merito al sollecito che l’amministratore del Distretto Turistico Valle dei Templi, Gaetano Pendolino, ha presentato al Presidente della Regione Rosario Crocetta e all’Assessore regionale ai beni culturali Carlo Vermiglio a dare immediata efficacia al Piano del Parco ed a nominarne il Consiglio di amministrazione ( Consiglio del Parco), rappresenta quanto segue:

Fatto oltremodo insolito, è che di entrambi i collegi ne fanno parte sia il Sindaco di Agrigento che il Sovrintendente e non risulta proprio chiaro, se fra le attribuzioni dei due citati organismi vi sia una reale e netta distinzione, o se invece sarebbe meglio ed opportuno mantenerne solo uno e quindi provvedere a farlo funzionare realmente.

Un altro fatto altrettanto curioso è che a distanza di tantissimi anni, quanto oggi invocato dall’Amministratore del Distretto turistico sia stato totalmente ignorato dai Deputati Regionali nonché, proprio, dai due soggetti anzi citati, che fanno parte di entrambi i collegi del Parco, ossia il Sindaco di Agrigento e il Soprintendente, entrambi (si spera) certamente e potenzialmente interessati affinchè il Parco non sia soltanto un carrozzone burocratico, ma uno strumento di grande valorizzazione come pomposamente annunciato e decantato dal legislatore regionale ben sedici anni fà!

L’ex  dimissionario On. Firetto da deputato avrebbe potuto fare tanto, al tempo della carica prestigiosa, dato che rappresentava anche il territorio Agrigentino.
I “risvegli” comunque fanno sempre piacere”.

“Preliminarmente va detto che il progetto del Piano giace all’Assessorato regionale dei beni culturali già dal lontano 2008, essendo stato inoltrato per la necessaria formalizzazione che prevede appunto un esplicito provvedimento di approvazione a firma dello stesso Assessore, ma il tanto tempo trascorso fa pensare che notevoli difficoltà si frappongono alla sua definitiva approvazione.

Si ritiene pertanto che essa sia estremamente e puntualmente connessa con il Piano Paesaggistico, già peraltro adottato da qualche anno.

E’ anche risaputo che – scrive nella nota Gibilaro – a tutt’oggi, manca la sua formale approvazione, essendo stata bloccata a causa di alcune tempestive ed opportune osservazioni formulate, che difficilmente potranno essere superate, se non si adempie preventivamente all’imprescindibile dettato normativo previsto dal Codice dei beni culturali e del paesaggio (Dlgs. n.42/2004).

V’è da dire come i contenuti aberranti, della legge n.20/2000, dovuti principalmente a forzature esterne, cozzano fortemente con l’appena citata, legislazione nazionale in materia di tutela paesistica.
Quindi – continua il Consigliere Gibilaro – carissimi Firetto e Pendolino, in mancanza del Piano Paesaggistico, nessun Piano del Parco può essere ufficializzato.

Inoltre, ad onor del vero e della completa intelligenza, è opportuno precisare che il Parco non è stato affatto riconosciuto Patrimonio dell’umanità, come scrive Pendolino, ma viceversa è stata riconosciuta l’iscrizione alla Word Heritage List soltanto dell’area archeologica, che è un ambito circoscritto di 337 ettari, (già demanializzati) all’interno del Parco, (caro Pendolino!!!)

Relativamente ai componenti del Consiglio del Parco, va detto che dalla versione primigenia prevista dall’art.8 della citata legge regionale n.20/2000 istitutiva, che ne prevedeva ben 12, si è passati a 5 unità in aderenza all’art.62 della Legge regionale n.9/2015.
Ma forse non tutti sanno che, tra tutti i parchi archeologici siciliani, (e sono veramente tanti), in quello archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento è previsto, oltre al Consiglio del Parco, anche un Comitato Tecnico-Scientifico composto da altri ulteriori 5 componenti.