Agrigento, negarono di aver pagato il “pizzo”: parcheggiatori di Villaseta nei guai

Sono accusati di aver ritrattato tutto e per questo il pm Carlo Cinque ha chiesto la condanna per cinque posteggiatori abusivi agrigentini, quasi tutti di Villaseta, che testimoniarono al processo inerente l’inchiesta denominata “Parcometro”. Secondo l’accusa al momento di raccontare i fatti i posteggiatori negarono di essere state vittime di richieste di pizzo.

Gli imputati nello specifico sono: Vincenzo Meli, 50 anni, Antonino Perna, 36 anni, Calogero Meli, 50 anni, Giuseppe Stagno, 41 anni, Alfonso Marino, 41 anni. Tutti e cinque rispondono di falsa testimonianza.

La vicenda dei posteggiatori è legata ad una inchiesta su richieste estorsive, aggravate dal metodo mafioso, ai loro danni, compiute da tre uomini di Agrigento legati alla famiglia mafiosa di Villaseta, uomini che sono stati condannati nel procedimento a loro carico.

Quando furono interrogati i posteggiatori raccontarono di come fossero stati obbligati a consegnare una percentuale sugli incassi, ma, al momento di testimoniare in aula, gli stessi negarono tutto accusando i carabinieri di aver trascritto il falso.