Agrigento: rogo Bellavista, proprietari increduli: “Mai ricevuto richieste di pizzo” (video)

Grandangolo, con Giuseppe Castaldo, ha incontrato la proprietà della struttura balneare “Bellavista”, tristemente passata alla cronaca per l’incendio che, nella notte tra giovedì e venerdì, ha divorato l’intero chiosco sul mare lasciando soltanto fumo e cenere.

Sono ancora in fase di accertamento le cause del rogo anche se, dalle prime indiscrezioni, non sembrerebbero esser stati ritrovati elementi che possano far pensare ad un incendio doloso. Certo è, e purtroppo in questa terra bisogna fare anche questo tipo di ragionamento, che il Bellavista è il quarto stabilimento balneare a bruciare negli ultimi quattro anni ad Agrigento. Una escalation di atti incendiari che, anche a non voler pensar male, fanno sicuramente riflettere. Per questo non è ancora tempo di escludere ufficialmente qualsiasi ragionamento sulle cause del rogo.

Grandangolo ha avuto un incontro con la famiglia Messina, gestori dell’attività che aveva inaugurato solamente nel Maggio scorso e famiglia agrigentina da anni impegnata nella ristorazione. Ma procediamo con ordine.

IL FATTO. Sono le 4.28 di giovedì 30 Luglio. Un forte boato sveglia l’intero quartiere nelle adiacenze del locale e una forte esplosione fa pensare al peggio. Inizialmente si pensa ad un brutto incidente stradale ma così non è. Le fiamme divampano e un grigissimo fumo si innalza verso il cielo. Ogni dubbio è fugato. Il Bellavista, in pochi minuti, viene letteralmente divorato dalle fiamme. La parte esterna, quella più vicino alla battigia, è l’unica zona a non rimanere seriamente danneggiata. Per il resto, macchinari, attrezzatura, arredamento è tutto cenere.

PARLA LA FAMIGLIA MESSINA. Incontriamo Dario Messina, uno dei fratelli che gestisce in prima persona la struttura e ci spiega, ovviamente molto provato e con aria frastornata, la sua versione dei fatti: ” Non ho mai ricevuto alcuna intimidazione e non ho avuto alcuna pressione. Proprio per questo motivo sono ancora più confuso. Secondo i primi rilievi dei Vigili del Fuoco la matrice dolosa è da escludere: non sono state trovate tracce di liquido infiammabile, nessun elemento concreto che possa farmi pensare in questa direzione.” Continuando a chiacchierare, Dario ci illustra cosa è accaduto quella sera: “Durante la chiusura avvertivo un certo surriscaldamento: in cucina i frigoriferi erano in continuo sforzo e dunque emanavano calore. In ogni caso, prima di chiudere come faccio sempre, ho dato una controllata generale alle prese e a tutto ciò che potesse arrecarmi del danno. Ma niente.”

 

“RICOMINCIAMO PIU’ FORTI DI PRIMA”. Nonostante il palese dispiacere per gli enormi sacrifici che ha dovuto affrontare la famiglia Messina, Dario lancia un messaggio per gli imprenditori agrigentini che, dopo aver visto quanto successo al “Bellavista” sono ancora più riluttanti nell’investire in questo territorio: “Un evento del genere è ovviamente una tragedia ma questo non ci deve scoraggiare. Colgo l’occasione per dire due cose molto importanti per me. La prima è che il “Bellavista” tornerà operativo e anche più bello di prima. A breve, quando avremo il permesso di demolire la struttura, cominceremo i nuovi lavori per la ricostruzione del locale. Il secondo messaggio, e spero lo colgano molte persone, è che noi restiamo qui perché questa è la nostra terra ed è qui che vogliamo investire per crescere. Colgo questa occasione per invitare chi legge a non farsi intimorire qualsiasi sia la natura dell’incendio.”

GRAZIE DI CUORE PER L’INFINITA SOLIDARIETÀ.  Alla fine di questa breve ma intensa chiacchierata Dario conclude: ” Ci tengo a ringraziare le numerosissime persone che si sono strette intorno alla mia famiglia subito dopo il triste accaduto. E’ stato davvero incoraggiante, oltre che umanamente piacevole, vedere tutte queste persone che in prima linea ci hanno dimostrato il loro affetto. E’ proprio questo uno dei motivi che ci spinge a ricominciare in fretta e a non fermarci. Grazie veramente di cuore a tutti quanti.