Agrigento: abbellire la scalinata o sfamare i poveri?

Ve la sentite di decidere se è più meritevole di finanziamento un intervento che provveda il cibo per far mangiare i poveri o quello che da ai disabili assistenza domiciliare?

Se lo  chiede la consigliera del Movimento 5Stelle e la sua risposta è “no”. Secondo l’amministrazione i cittadini di Agrigento – informa la Carlisi – dovranno decidere se spendere i soldi restituiti dalla Regione, il 2% dell’Irpef, per l’assistenza domiciliare ai disabili, un centro educativo per l’autismo o bonus alimentari oltre che a cura del verde pubblico e giochi per bambini. Per la maggior parte di questi interventi ci dovrebbero essere in bilancio apposite voci.

L’amministrazione ha trovato un escamotage per recuperare, nei meandri del bilancio, il 2% dell’Irpef che era già stato impegnato, dato che fino a metà dicembre non sapeva dell’esistenza di questa novità normativa? Avevo avvisato a luglio il sindaco e la Giunta, avverte Carlisi, attraverso un’interrogazione, ma la notizia si è persa fra i vasi e le ztl. Ora leggo di 40mila euro per abbellire la scalinata di Santa Maria degli Angeli. Deduco che: per trovare i soldi e decidere di vasi, monumenti artistici su piazza Lena e San Giuseppe o piastrelle, l’amministrazione non ha bisogno dell’aiuto dei cittadini che invece vengono interpellati per  collocare il 2% dell’Irpef togliendo pane o assistenza a qualcuno.

A secondo della decisione dei cittadini, magari orientati “spietatamente” a far convergere le somme suddette verso i giochi per bambini, cosa succederà quando un’associazione per aiutare qualcuno busserà all’amministrazione?

Si potrà rispondere: “mi dispiace, i cittadini hanno deciso diversamente!”?

Per non offendere l’intelligenza degli agrigentini la scelta sul 2% dovrebbe orientarsi non sull’assistenzialismo ma su servizi e provvedimenti per tutti: interventi come le “case dell’acqua”, abbellire una parte o l’altra della città (una scalinata da 40mila euro, per esempio), oppure finanziare il risanamento di una villa comunale piuttosto che un’altra o realizzare un campetto per i ragazzi. Per l’assistenza i soldi ci devono essere, già previsti in appositi capitoli.