Agrigento, boom del “trenino” della Valle dei Templi

Il 2015? Per Ferrovie Kaos è stato un anno da incorniciare. Cresce, al
di là di ogni piu’ rosea previsione il turismo ferroviario in provincia
di Agrigento, con Porto Empedocle diventata ormai punto di approdo e
partenza per quasi tutti i treni storici e turistici organizzati.
Ripagati, allora, gli sforzi profusi da Fondazione FS Italiane,
nell’ottica di rilanciare la ferrovia dei templi, inserita e pieno
titolo nell’elenco delle ferrovie turistiche nazionali. Quest’anno si è
registrato un incremento dei servizi ferroviari turistici pari al 70%,
con una percentuale di presenze a bordo treno che ha sfiorato il 100%,
vale a dire il tutto esaurito in occasione di ciascun convoglio storico
effettuato.

“Un risultato inatteso – spiega il presidente di Ferrovie Kaos Pietro
Fattori – che va ben oltre quelle che erano state le nostre previsioni.
Indubbiamente ha influito la grande promozione posta in essere dalla
Fondazione su scala nazionale, che sta contribuendo con forza al
rilancio del nostro territorio, nonchè premi e riconoscimenti nazionali
conferiti alla ottocentesca stazione di Porto Empedocle Centrale. Una
grande operazione di marketing che ha, immediatamente, portato
importanti risultati. Il 2015 è stato anche l’anno che ha visto il
ritorno, dopo ben 36 anni, di un servizio ferroviario cadenzato sulla
ferrovia Agrigento – Porto Empedocle, seppur limitato al solo periodo
estivo. Come negli anni precedenti, la maggior parte dei passeggeri dei
treni è rappresentata da siciliani residenti nelle province limitrofe
(in testa Palermo, a seguire Catania, Messina e Caltanissetta), mentre
circa il 40% da turisti stranieri (quasi interamente nel periodo
estivo). Buona anche la presenza di viaggiatori provenienti dalla
provincia di Agrigento, composta, in larga misura (80%) da studenti
delle scuole medie inferiori coinvolti in attività didattiche”.

“Da registrare inoltre – aggiunge Fattori – il crescente numero di
visitatori che raggiungono la stazione di Porto Empedocle C.le anche con
mezzo proprio e, dunque, specificatamente per visitare la sezione
museale e le esposizioni allestite negli anni da Ferrovie Kaos con il
contributo di tanti appassionati ed ex ferrovieri che hanno voluto far
dono di cimeli custoditi presso le proprie abitazioni e consentirne la
pubblica fruizione. Con i treni storici, abbiamo dato un grande
contributo all’economia turistica locale: contributo che hanno avuto
modo di riscontrare direttamente gli operatori del Fondo Ambiente
Italiano, e le attività commerciali della città di Porto Empedocle.
Siamo orgogliosi di aver contribuito, in un periodo difficile, alla
nascita di questo piccolo gioiello nella nostra provincia”, conclude
Pietro Fattori.