Agrigento, case popolari in vendita: intervento del Sunia

Lo Iacp di Agrigento, con delibera commissariale del mese di agosto, ha posto in vendita  320 alloggi sperimentali ubicati presso i comuni di Agrigento, Canicattì e Porto Empedocle.

Con tale deliberalo Iacp riconosce agli attuali assegnatari degli alloggi  messi in vendita il diritto di prelazione, e cioè la possibilità di acquistare la casa alle medesime condizioni degli altri, solo fino alla data del 31.12.2015; dopo tale data, se le case non vengono acquistate dagli attuali assegnatari, si procederà alla vendita all’asta degli immobili e così gli assegnatari si troveranno improvvisamente senza un tetto sotto cui vivere.

Come mai lo Iacp nonostante ilD.M. 24.02.2015 assicuri all’assegnatario che non intenda acquistare l’alloggio posto in vendita, un alloggio abitativo nello stesso comune in cui trasferire il medesimo”, non si è preoccupato di dare alcuna garanzia agli assegnatari degli immobili ad avere un casa in cui continuare a vivere?

Per questo, il Segretario provinciale del Sunia – Floriana Bruccoleri – in un primo incontro con lo Iacp di Agrigento, ha esposto la grave situazione di disagio e confusione in cui vivono le famiglie interessate, dichiarandosi favorevole alla vendita degli immobili in quanto non si può negare ad un ente proprietario la facoltà prevista per legge di vendere, chiarendo però che è inaccettabile il comportamento dello Iacp di abbandonare per strada le persone che da sempre hanno vissuto in una casa e che non possono comprarla.

Giova ricordare che la missione dello Istituto Autonomo Case Popolari, ente pubblico, è proprio quello di garantire il diritto alla casa dei cittadini meno abbienti. Come non si può tutelare il diritto di chi da sempre è stato assegnatario degli alloggi popolari posti in vendita, è in regola con il pagamento del canone richiesto, e che, a causa delle condizioni disagiate, non ha la possibilità di accedere ai mutui e di comprare le case?

    Il Sunia ha già attivato varie forme di sensibilizzazione verso le Istituzioni interessate per affrontare il dramma di numerose famiglie che rischiano seriamente di perdere il bene prezioso della casa in cui vivono con  i propri cari già da tempo immemore.