Agrigento, Confesercenti: “Rivedere la tassa di soggiorno”

”Pur essendo completamente contrari alla tassa di soggiorno chiediamo almeno una revisione generale della legge che l’ha istituita e delle modalità con cui i ricavi vengono poi impiegati”. Lo afferma il presidente di Confesercenti Sicilia Vittorio Messina a proposito della istituzione della tassa decisa dal consiglio comunale di AGRIGENTO.” Il vademecum che propone Confesercenti può essere il primo passo in questa direzione. Soprattutto quando si tratta di applicare ulteriori imposte che si vanno a sommare alla già pesante pressione fiscale, è molto importante almeno adottare tariffe contenute e modalità di gestione semplificate ed eque, che non ostacolino la promozione turistica – dice – Anzi, occorre far percepire e rendere evidente ai turisti e agli imprenditori che i proventi dell’imposta siano stai investiti direttamente nel settore”. “Come è noto – aggiunge Messina – Confesercenti è da sempre contraria a questa imposta a carico del settore turistico, soprattutto perchè non solo penalizza gli operatori che si vedono molto spesso costretti ad abbassare i prezzi per rimanere competitivi sul mercato, ma anche perché spesso non è specificato in quale modo il ricavato dell’imposta venga utilizzato dagli enti locali: nonostante infatti esista da regolamento un ‘vincolo di destinazione’ dei proventi, è altrettanto vero che i Comuni non sono obbligati a fornire il’rendiconto d’utilizzo’ non esistendo, a tale proposito, nessun vincolo contabile specifico. Per questo motivo proponiamo una sorta di vademecum che indica ad Amministrazioni Comunali ed a operatori l’iter da seguire prima di introdurre l’Imposta di Soggiorno, al fine di limitarne i danni”.