Agrigento: L’uomo dal fiore in bocca non vuole morire

Si annuncia come uno spettacolo composito e certamente sofferto dal suo autore, Salvo Mangione, che torna sulle scene agrigentine (il debutto è previsto per il 30 Aprile al Cine Mezzano) con  “Ho rivisto l’uomo dal fiore in bocca”.

Un adattamento scenico dello stesso Mangione dal celebre testo di Pirandello per l’interpretazione di Claudio Vasile Cozzo (per la prima volta sulla scena) e Lillo Zarbo. Le musiche sono tratte da Ennio Morricone e le corografie sono firmate da Giusy Liberto con  i danzatori Luca Ciulla, Selene Zarcone e Oriana Crapa. Sono previste le riprese televisive “live” per la regia di Gianni Braccieri.

“Lo spettacolo che sto mettendo in scena – ci precisa Salvo Mangione – è un pò articolato. Non è solo il classico atto unico di Pirandello, testo che ho lasciato integralmente, ma l’ho integrato con testi miei per  dare più forza al personaggio dell’avventore e a dare un’anima al protagonista. Ho inserito delle coreografie e dei contributi filmati a ricordo e ringraziamento delle persone che hanno dato lustro allo spettacolo agrigentino. Morricone perchè? Chi meglio di lui ha messo in musica l’animo umano attraverso i vari film che ha musicato? Infatti durante lo spettacolo ci sarà un film proiettato in diretta dello spettacolo stesso, per poter metter in risalto l’espressione degli attori nei momenti topici della commedia, Le musiche spettacolari di Morricone e la bravura di questo che per me è, e diventerà un mostro del teatro italiano, Claudio Vasile Cozzo, fanno dello spettacolo un vero gioiello di professionalità. Ci sto rimettendo la salute per questo lavoro. Che purtroppo a Porto Empedocle è un po’ ridimensionato per via degli spazi scenici, ma ci rifaremo con ampio respiro ad Agrigento al Pirandello data da definirsi. Dove spero di essere in scena anch’io”.