Agrigento, Maria Iacono su via S. Girolamo: “Agire immediatamente”

Il deputato del Partito Democratico, Maria Iacono, interviene con una nota sulla vicenda di Via San Girolamo, arteria del centro storico di Agrigento.

Le ultime e recenti indagini tecniche condotte sulla Via San Girolamo, atte a verificarne la stabilità e individuare le reali cause del paventato crollo di un edificio privato (che ricordiamo ha portato agli uffici comunali competenti l’emissione di una ordinanza di chiusura della suddetta via e lo sgombero di alcune famiglie), risulta abbiano rilevato una natura più che complessa ed articolata del sottosuolo, con probabili numerose concause le quali nostro malgrado, ad oggi, non appaiono di immediata e semplice risoluzione.

Si è evidenziato, infatti, che proprio la fragilità del sottosuolo, con le numerose presenze ipogeiche la cui staticità non è mai stata attentamente verificata, in aggiunta all’estrema vetustà delle condutture idriche e fognarie, sia al degrado (o al dissesto) degli edifici del centro storico, compongono un sistema di grande criticità che oggi manifesta tutto il suo preoccupante stato di precarietà.

Precarietà che, purtroppo, altre volte abbiamo visto causare gravissimi danni in diverse zone della città antica che, nostro malgrado, non possiamo escludere possano ancora verificarsi altrove.

Tutto ciò, fra l’altro, in un tessuto urbano complesso e delicato come quello del centro storico cittadino, viene ad amplificare le criticità evidenziate non soltanto per l’edificato storico, ma anche e soprattutto per i numerosi cittadini che ivi abitano o transitano, ponendo seri problemi di gestione della pubblica incolumità.

È dunque necessario agire immediatamente chiamando in causa tutti gli uffici tecnici preposti e tutti i soggetti pubblici (di competenza comunale e regionale) chiamati alla risoluzione definitiva delle problematiche legate al gravissimo regime di dissesto, coinvolgendo tempestivamente in maniera organica e coordinata gli organi regionali della protezione civile.

Non è più rinviabile un ampio e corale coinvolgimento di tutti gli organi competenti che hanno precise responsabilità, i quali, attraverso un’accurata e saggia regia, devono finalmente affrontare (ciascuno per le specifiche qualità) definitivamente, la gestione del territorio di Agrigento, con una visione che sappia leggere la grande complessità (e preziosità) del patrimonio edilizio storico, ma anche del suo sottosuolo che oggi, dalla Cattedrale alla via san Girolamo, versa in una condizione di grande criticità e ha bisogno di un’improcrastinabile cura. Non è, infatti, attraverso puntuali e sporadici (per quanto necessari) interventi, approntati in un perenne stato di emergenza, che si porrà fine ai disagi ai quali in questi giorni sono costretti molti cittadini! È opportuna, invece, una corale e innovativa gestione strategica del corpo edilizio della città e del suolo, che sappia guardare al territorio tenendo conto di tutti i suoi aspetti contestuali e specifici, che porti a opportuni e mirati piani di intervento. Solo così il centro storico della Città dei Templi può divenire un luogo di rinnovata bellezza e soprattutto un luogo sicuro, che tuteli la storia del luogo e custodisca la vita dei suoi abitanti”.