Agrigento: si cominciano a gestire le prime somme destinate al centro storico; 30 mln per la rete idrica

In tutta sicurezza potremmo dire che la città preferisce il sindaco Calogero Firetto che è venuto fuori in questa conferenza stampa tutta indirizzata all’impiego delle somme destinate al centro storico e alla questione drammatica del default.

Una conferenza dettagliata con carte alla mano e con la presenza del funzionario comunale Gaetano Greco, della vicesindaco Elisa Virone, notoriamente precisa nelle sue esternazioni, e quel che più conta dell’assessore al Bilancio Giovanni Amico al quale chiediamo subito informazioni sul paventato default.

Assessore, dopo l’intervista rilasciata qualche mese fa al mio giornale Grandangolo possiamo sperare che cominciamo ad allontanare l’ombra del pre-dissesto?

Si, oggi noi siamo in una fase nella quale stiamo varando due strumenti, il piano straordinario di risanamento che è lo strumento gestionale con il quale intendiamo tirar fuori l’ente da una situazione nella quale la causa del suo malessere sta proprio nelle sue procedure e nella capacità organizzativa e quindi nell’incasso dei tributi. Parallelamente acquisite queste condizioni andrà fatto un piano di riequilibrio pluriennale che è quello definito, diciamo, del pre-dissesto che però sarà un piano da portare alla Corte dei Conti e al Ministero degli Interni per la sua approvazione”.

La conferenza del sindaco Lillo Firetto e degli assessori Carlisi e Amico e il dirigente Greco

Dobbiamo sperare o ancora ci sono incertezze?

“Diciamo che la scelta politica di questa amministrazione è quella di affrontare il problema, assumersi la responsabilità di avviare un piano lungo nella sua durata e complesso nella sua realizzazione che certamente è una assunzione di responsabilità da parte di questa amministrazione. Dopodichè è un piano molto importante e complesso la cui riuscita non è solo legata alla capacità dell’amministrazione o alla capacità della burocrazia ma anche alla reazione che la città avrà rispetto  a questo iter”.

Quindi lei si assume in pieno quel reato “immaginario” che lei ha coniato cioè “bancarotta politicamente fraudolenta”?

“Infatti, questo è un reato che non abbiamo intenzione di commettere”.

Più interessanti e più definite le conclusioni che sono state tratte in merito all’arrivo della  “diligenza” carica di una prima trance di migliaia di euro. Nel documento  consegnato alla stampa e firmato dai funzionari Greco e Mantione viene precisato che “stante l’esiguità dei fondi disponibili, è necessario stabilire criteri per la ripartizione del finanziamento dì che trattasi, al fine di stilare una graduatoria per l’individuazione degli immobili ammessi a contributo.

Il sindaco Firetto e la vice sindaco Virone fanno rilevare che l’amministrazione non si trova impreparata  perché già fin dal luglio scorso aveva approntato un piano per applicare le norme di carattere generale  sugli  interventi di recupero delle facciate esterne che dovranno riguardare “l’intero edificio e non la singola unità abitativa, pena la non ammissibilità della proposta progettuale al finanziamento di che trattasi o la decadenza del contributo nel caso in cui, previo sopralluogo da parte dell’ufficio tecnico, si accertasse il rifacimento solo parziale della facciata dell’edificio stabilita nella misura del 50% la spesa riconosciuta ammissibile a finanziamento e comunque fino all’importo massimo di € 15.000,00 per edificio, fermo restando che l’ufficio sì riserva la facoltà di valutare la congruità delle stime dei lavori che ineriscono il recupero delle facciate.

Per i criteri di ripartizione dei fondi ex art. 7, comma 2, L.R. n.3/2016 il documento indica “l’epoca della realizzazione insieme ad altre indicazioni riguardanti gli immobili per i quali, oltre al recupero delle facciate, si intendono realizzare anche interventi finalizzati al recupero della funzionalità del bene, quali manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento conservativo o ristrutturazione, immobili che ospitano strutture ricettive, di ristoro, attività  commerciali/artigianali, sedi di associazioni o ad uso residenziale. I dati relativi ai suddetti criteri dì ripartizione dei fondi dovranno essere autocertificati ai sensi del Dpr 445/2000 dal tecnico abilitato incaricato”.

Maggiori informazioni, che variano caso per caso, potranno aversi anche consultando il sito comunale.

Va anche aggiunto che sulla Gazzetta Ufficiale del 15 novembre è stata pubblicata la delibera Cipe n. 26 del 10 agosto 2016, con cui sono state assegnate le risorse a valere sul FSC 2014-2020, tra cui quelle destinate alla Regione Siciliana per l’attuazione di interventi  previsti dal «Patto per la Sicilia».

All’interno di tali somme, trova copertura il progetto delle opere di ristrutturazione e automazione per l’ottimizzazione della rete idrica di Agrigento, per un importo di 30 milioni di euro, che permetterà di conseguire una migliore efficienza della rete di distribuzione, anche attraverso la riorganizzazione funzionale della rete e la realizzazione di un sistema di automazione e telecontrollo.

Sarà quindi possibile avere l’acqua corrente, con il controllo delle pressioni e delle perdite in rete, senza maggior consumo della risorsa, con conseguente riduzione dei costi di esercizio.

Un importante traguardo di normalità per la città, segno tangibile degli impegni assunti con la firma del Patto per la Sicilia ai piedi del Tempio della Concordia appena pochi mesi fa.