Agrigento, “Sicily” di Vito Piazza inaugura il Caffè letterario “Sulla strada della legalità”

Foto di gruppo con lo scrittore Vito Piazza

Non poteva avere  un migliore esordio la terza edizione del Caffè letterario “Sulla strada della legalità” promosso dalla Questura di Agrigento .

“Sicily” il romanzo di Vito Piazza  ha dato all’incontro un tocco di severità pedagogica oltre che di civismo e legalità. E anche un tocco “canoro” con  le musiche  e la voce di Piera Lo Leggio e la sua band.

Piazza è un ispettore della Pubblica istruzione e ha immesso nella discussione sollecitata da Enzo Alessi elementi di comportamento sociale, analisi psicologiche e soprattutto ribadire “il sentire dello Stato come comunità” contro tutte le strutture mentali pregiudizievoli. Piazza anche per questo si è congratulato con il questore Finocchiaro e il suo vice Giuseppe Peritore promotori dell’iniziativa.

Il preside Curaba

Lo scrittore di Partanna ha voluto così sottolineare come in un’epoca in cui regna sovrano lo scetticismo, sembra impossibile pensare all’esistenza di “autorità epistemiche“ di qualunque natura esse siano. “Alla parola ‘autorità’ si associa sempre qualche personaggio storico a noi poco gradito: qualcuno pensa ad un politico, qualcuno pensa a un religioso, qualcun altro pensa ad un guru sociale”.

“E da uomo di scuola – ha ribadito Piazza – tocca proprio alla scuola la nuova educazione dei sentimenti, una scuola che deve insegnare il rapporto col territorio, una scuola che abbia un ruolo di promozione sociale e di crescita, di una cultura intesa sempre come ricerca di un perché”.

E di queste assodate convinzioni del Piazza, ha dato testimonianza il preside Curaba ricordando i rapporti personali e scolastici con lo scrittore-ispettore.

Il libro “Sicily”  che si svolge in una (non tanto) immaginaria “Nakona-Partanna” è un “j’ accuse” non contro i singoli – è stato detto -“ma contro una subcultura che, per l’autore, ha impedito a Nakona-Partanna di crescere. E’ anche un libro di formazione, “ogni giovane – ci dice Piazza – dovrebbe leggerlo: poiché chi non conosce gli errori della storia partannese (o agrigentina) è destinato a ripeterli”.

Il questore Finocchiaro e il vice Giuseppe Peritore

 

A leggerlo bene, il libro esprime – in modo sotterraneo, quasi sottovoce – un amore immenso per Partanna. Ma anche i “vecchi” dovrebbero leggerlo: e non tanto per fare un “mea culpa” che Piazza non vuole perché non si reputa al di sopra delle parti, ma per riflettere sul futuro.

Nel libro c’è “Mommu lu addu”, Rocco il folle, Nato Favilla, impiccato nudo ad un albero, Rita Atria, ‘Zulu e Nardina e tanti altri. Tutto e tutti trattati con amore, ma senza fare sconti a nessuno. Adesso lo scrittore è cambiato e vuole – da maestro elementare e non da ispettore – trasmettere una lezione: non è importante essere un uomo di successo (Il suo libro “La Valigia sotto il letto”, 1988, è stato classificato tra i 77 romanzi migliori dell’anno). E’ importante essere un uomo di valore. E la prima lezione, la vuole fare soprattutto a se stesso”.

Il saluto del questore Finocchiaro

Vito Piazza ha scritto una ventina di libri tra racconti e saggi di metodologia, manuali per concorsi magistrali dove ha profuso gli insegnamenti umani e tecnici derivanti dalle sue esperienze soprattutto nel mondo dei disabili.

Il tavolo della presidenza con Vito Piazza

Il prossimo appuntamento del Caffè letterario è fissato per l’otto luglio con la poesia dei poeti agrigentini. Ore 19 presso il centro balneare della polizia a San Leone.