Biglietti della Juve bagarini e tanti soldi, parla moglie di Andrea Puntorno

“La Juve pratica il prezzo normale, poi sta a loro fare il sovrapprezzo. Il pagamento alla Juve avviene dopo la partita. Andrea riceve le somme provento della vendita dei biglietti, paga la Juve, ottiene il suo margine, una parte del quale va versato ai carcerati».  Lo riporta il quotidiano La Stampa in un articolo di alcuni giorni fa. Chi parla è Patrizia Fiorillo, moglie di Andrea Puntorno, originario di Agrigento, leader del gruppo ultrà della Juve “Bravi ragazzi” e arrestato nel 2014 dai carabinieri di Torino per una storia di armi e droga.

La Fiorillo, vittima di minacce da parte degli ex soci del marito, due soggetti «prossimi all’area ’ndranghetista facente capo alla famiglia Belfiore» – come scrive La Stampa – svela i retroscena del business della compravendita dei biglietti della Juve.

«Andrea prima del campionato gestisce una campagna abbonamenti. Gli danno i moduli da sottoscrivere e vogliono una certa cifra. Lui organizza una distribuzione di abbonamenti, facendoli sottoscrivere e facendoseli pagare con un sovrapprezzo. ».

Parlando al magistrato, la donna ammette che, dopo l’arresto del marito, «a me portano una parte di questi guadagni, anche se in questo periodo le somme sono davvero esigue: circa 200 euro alla volta, invece di regola potevano arrivare a casa nostra 4, 5 mila euro a partita».