Colpi di mitra contro pescherecci siciliani, equipaggio in salvo

Nuova aggressione in acque internazionali a tre pescherecci di Mazara del Vallo: ‘Principessa Prima’, ‘Antartide’ e ‘Grecale’, impegnati nell’attività di pesca a 18/20 miglia dalle coste delle città libiche di Bengasi e Derna, sono stati l’obiettivo di un’aggressione armata da parte di alcuni militari a bordo di una motovedetta libica.

A denunciarlo è Giovanni Tumbiolo, presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu.

I motopesca per alcune ore sarebbero stati colpiti da raffiche di mitra da parte dei militari, che avrebbero tentato l’abbordaggio. “Miracolosamente non hanno colpito nessun pescatore – dice Tumbiolo -ma hanno provocato ingenti danni ai pescherecci colpiti dai cannoni degli aggressori”. “La marineria siciliana ed in particolare quella di Mazara del Vallo continua a pagare un prezzo troppo alto per una guerra subita e dimenticata: la cosiddetta ‘guerra del pesce’“, dice adesso Tumbiolo, che ha preso carta e penna e ha scritto al presidente del Consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni.

“Il più recente episodio di questa guerra – aggiunge – è raggelante. I nostri hanno dovuto lasciare le zone di pesca subendo notevoli danni economici. Soltanto grazie alla grande esperienza dei nostri capitani e al coraggio dei nostri pescatori, le imbarcazioni sono riuscite a sfuggire all’attacco e a un sequestro dalle conseguenze imprevedibili”.

“La comunità peschereccia mazarese – conclude Tumbiolo – continua a sopportare da sola, sulle sue spalle, i danni economici e sociali di questi veri e propri atti di pirateria con la speranza che non ci scappi ancora una volta il morto”