Ergastolo per omicidio ad agrigentino. Bilella diceva: “Donna è sacra e non si tocca”

“Sono innocentissimo davanti a Dio, mi affido a voi che siete persone squisite. Non ho ammazzato nessuno, sono una persona onesta e ho sempre lavorato fin da bambino. Lo giuro davanti a Dio. La donna e’ sacra e non si tocca”. Sono le dichiarazioni spontanee di Antonino Bilella, al processo in cui era imputato con l’accusa di aver ucciso Francesca Benetti, l’insegnante in pensione scomparsa da Villa Adua di Gavorrano (Grosseto) il 4 novembre 2013.

Bilella è stato poi condannato dai giudici alla pena dell’ergastolo in quanto riconosciuto colpevole dell’assassinio.

“E’ una sentenza esemplare perche’ lo Stato ha riconosciuto la responsabilita’ totale di Bilella che se l’ha fatta franca 38 anni fa non ci e’ riuscito questa volta e deve rispondere fino all’ultimo dei suoi giorni per quello che ha fatto a Francesca Benetti”. Cosi’ Agron Xhanaj, legale della famiglia Benetti, che risiede nel vicentino, sulla sentenza che ha condannato all’ergastolo l’ex custode di Villa Adua. Per il legale si tratta “di una sentenza importante anche dal punto di vista giuridico perche’, nonostante il corpo della vittima non sia stato trovato, il reato di omicidio e’ stato ugualmente riconosciuto”.