Inchiesta “Duty free”, Girgenti acque guarda avanti; moglie del presidente in azienda: “Reagire lavorando”

Dopo gli arresti determinati dall’operazione “Duty free”, è il momento della riflessione e delle azioni.

E a Girgenti acque, la società che gestisce il servizio idrico e depurativo in quasi tutta la provincia, stamani si è deciso di andare avanti, senza indietreggiare di un solo passo. Il lavoro è una cosa, le vicende giudiziarie sono altre e la società ha deciso così di scindere le due situazioni per non penalizzare il lavoro di centinaia di persone destinato a quasi tutta la comunità provinciale.

E stamani, l’intero staff dirigenziale della società, il direttore generale Ponzo, la dirigente Macaluso e le altre figure con responsabilità gestionali hanno parlato con il personale dipendente, tutto raccolto nella sede ubicata nella zona industriale ed hanno assicurato che si andrà avanti nello svolgimento del lavoro senza alcuna flessione. Pur essendo – è stato detto – nel mirino da tempo, l’unica soluzione plausibile è,  rispettando le istituzioni, di lavorare con profitto.

Si va avanti, dunque, e senza tentennamenti.

Particolare che è stato confermato, con un colpo a sorpresa, anche dalla moglie del presidente Marco Campione, Loredana Pullara che, vincendo una forte emozione, ha voluto portare il saluto del marito-presidente assicurando ogni sostegno al personale ed esortandoli a dare di più per il bene dell’azienda. Una situazione emotivamente forte, quasi surreale che è stata scardinata da un applauso scrosciante durato molti minuti che ha suggellato idealmente la fine dello stupore per gli eventi avvenuti e il ritorno alla normalità operativa.

Nessuna parola fuori posto da parte di tutti coloro i quali hanno preso la parola. Nessuna accusa, nessuna lamentela. Confermata in toto fiducia nella giustizia e negli organi inquirenti consapevoli di poter fornire contributi di chiarezza.

E mentre Girgenti acque torna al lavoro, in parallelo il presidente sta valutando insieme ai suoi legali le azioni da intraprendere in vista dell’interrogatorio di garanzia previsto per martedì prossimo in Tribunale. Le scelte da adottare ancora non sono state definite ma la difesa sarà a tutto tondo e le argomentazioni saranno poste all’attenzione del giudice Provenzano chiamato a decidere.