Intimidazione a Mariagrazia Brandara: pioggia di solidarietà

“Ancora una volta il mio nome associato alle pallottole”.

Lo ha detto il presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci dopo l’intimidazione a Maria Grazia Brandara, commissaria Irsap. Una busta, con due cartucce di fucile, è stata infatti recapitata negli uffici dell’Asi di Agrigento, diretta al commissario straordinario dell’Irsap nonché ex sindaco di Naro, Maria Grazia Brandara. Nella busta vi era il messaggio: “Maria Grazia Brandara come Antoci”.

Numerosi gli attestati di solidarietà giunti in queste ore alla Brandara, che ha prontamente denunciato l’accaduto. Giuseppe Antoci, nel manifestare la propria “solidarietà ed il proprio appoggio” a Maria Grazia Brandara commenta “il gesto ignobile come l’ennesimo tentativo di fermare l’azione di legalità e di sviluppo che si sta portando avanti”. ”Aver fatto saltare interessi ed equilibri economici e politici ha fatto impazzire di rabbia tanti personaggi. Le minacce non ci fermeranno, anzi rafforzeranno l’impegno a tutela della legalità, per la nostra Terra e per i nostri figli”, dichiara Giuseppe Antoci.

FAI Antiracket Agrigento: individuare celermente autori intimidazione Brandara e condanna esemplare

“Condanniamo fermamente il vile atto intimidatorio nei confronti di Mariagrazia Brandara, da sempre impegnata a vario titolo nella diffusione della cultura della legalità e nel contrasto alle illegalità.”

A dirlo Andrea Messina, referente locale della Fai, Federazione delle associazioni antiracket ed antiusura. “Ci uniamo al coro di solidarietà – continua Messina – che le si è stretto intorno e siamo sicuri che Mariagrazia Brandara reagirà, come sempre, aumentando ulteriormente il suo impegno contro la mafia. Auspichiamo che i responsabili vengano celermente individuati e fermamente condannati in maniera esemplare”, conclude il presidente dell’associazione antiracket.

Il deputato nazionale di Forza Italia, Riccardo Gallo, esprime solidarietà e incoraggiamento alla commissario straordinario dell’ Irsap, e presidente del Consorzio agrigentino per la legalità e lo sviluppo, Maria Grazia Brandara, destinataria di due cartucce da fucile e del messaggio intimidatorio: “Maria Grazia Brandara come Antoci”.

L’onorevole Gallo afferma: “Il vile gesto subito non frenerà affatto l’impegno quotidiano dell’ amica Maria Grazia Brandara nella difficile lotta per l’affermazione della legalità a favore dello sviluppo. Nel condannare l’ attentato, rinnovo alla presidente Brandara il massimo sostegno e la condivisione della sua opera a favore del progresso sociale della Sicilia tutta”.

“Sono sicuro che le minacce non la fermeranno, anzi rafforzeranno il suo impegno per la legalità e lo sviluppo del territorio”, dice il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia. “Il conflitto è aperto – aggiunge – e questa sfida va vinta. Il richiamo ad Antoci conferma che l’azione di legalità portata avanti sta dando fastidio a chi era abituato a vivere di compromessi e collusione. Il cammino iniziato – conclude Lumia – sta producendo buoni risultati, ma c’è ancora tanta strada da fare insieme, ognuno per la propria parte”.

Vicinanza all’ex sindaco di Naro esprimo il sindaco del Comune di San Pier Niceto (Messina) Luigi Calderone, l’assessore al turismo Rocco Maimone e l’intera amministrazione comunale

E anche l’Adasc, associazione per la difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini, e il coordinamento ambientale Milazzo Valle del Mela esprimono solidarietà alla Brandara: “Solo delinquenti e oppositori dei principi fondamentali della vita quali legalità, democrazia, bene sociale, rispetto delle regole, libertà, possono essere gli artefici del vile e delinquenziale gesto intimidatorio”.