Alcune centinaia di metri e un intrico di vicoli e stradette del centro storico separano il volto tumefatto del Cristo della passione e crocifissione da quello trionfante nel fulgido barocco del Bernini in mostra nella chiesa del monastero di Santo Spirito. Due immagini di morte e resurrezione che sono in mostra presso le due location straordinarie della nostra città.
L’esposizione della Lucchesiana, “Passio Christi. Passione, Morte e Resurrezione nei libri della Lucchesiana” aperta al pubblico fino al 30 aprile, è stata curata dalla Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Agrigento con la collaborazione dell’Arcidiocesi di Agrigento e presenta opere grafiche dedicate agli ultimi momenti della vita di Gesù Cristo, ricercate tra il ricchissimo patrimonio di volumi antichi e di pregio della Biblioteca.
Il visitatore avrà l’occasione di ammirare, attraverso l’esposizione di incisioni realizzate con diverse tecniche di composizione e stampa, l’evolversi della rappresentazione delle vicende della Settimana Santa, lungo un percorso che si snoda dagli inizi del ‘500 alla fine dell’‘800, illustrazioni che corredano pregevoli edizioni pubblicate nelle più importanti città d’Europa, sedi nei secoli passati di prestigiose officine tipografiche di grande tradizione come Parigi, Magonza, Venezia, Anversa, Lione e Siviglia che testimoniano il valore e la varietà del patrimonio della Lucchesiana.
Si va da Bartolomeo da Rinonico del 1510 al disegnatore Mazzi e incisore Santamaria del 1685 passando per un o straordinario medaglione del 1664 opera di Antonio del Castello e numerose xilografie e libretti di devozione. L’evento rientra nel programma delle iniziative previste dal direttore della Lucchesiana, Don Angelo Chillura, per il 250° anniversario della Fondazione della Biblioteca, nell’ambito delle quali verranno presentati nel corso dell’anno altri itinerari di visita tematici.
(fotogallery di Diego Romeo)