Lavoro, Istat: maggiore crescita al Sud, Agrigento in lieve miglioramento

Tra i grandi comuni, se il tasso di occupazione cala a Firenze (-0,2 punti) e rimane sostanzialmente invariato a Roma quello di disoccupazione aumenta nel capoluogo toscano (+0,8 punti) e diminuisce nella Capitale (-0,3 punti). Nel Mezzogiorno la crescita del tasso di occupazione è dovuta soprattutto agli andamenti positivi di Basilicata, Sardegna, Puglia e Sicilia (incrementi tra 1 e 2 punti); la Calabria è l’unica regione meridionale con l’indicatore in calo. Il tasso di disoccupazione si riduce in tutte le regioni a eccezione dell’Abruzzo, dove il tasso rimane sostanzialmente invariato; in Campania e Puglia si segnalano le riduzioni più forti (-1,9 e -1,8 punti). Tra le province del Mezzogiorno, Carbonia-Iglesias, Sassari, Medio Campidano, Trapani e Benevento registrano incrementi del tasso di occupazione pari o superiori ai 3 punti; Cosenza è l’unica provincia della Calabria con un dinamica positiva dell’indicatore mentre le altre presentano una diminuzione superiore a un punto, così come Pescara, Barletta-Andria-Trani, Agrigento, Nuoro, Ogliastra e Olbia-Tempio. Il tasso di disoccupazione si riduce con maggiore intensità (3 punti e oltre) nelle province di Medio Campidano, Cosenza, Isernia, Trapani, Lecce, Enna, Benevento, Catania, Olbia-Tempio e Sassari, mentre gli incrementi maggiori si segnalano a Crotone, Reggio Calabria, Nuoro, Catanzaro e Ragusa (tra 1 e 4 punti). Tra i grandi comuni del Mezzogiorno, soltanto Bari e Palermo presentano un andamento positivo del tasso di occupazione (nell’ordine +1,2 e 0,9 punti), mentre a Napoli il livello è invariato e a Messina e Catania si riduce di -0,3 e -0,2 punti. Al calo del tasso di disoccupazione dei comuni di Napoli e Bari si contrappone l’incremento di Palermo e Messina, mentre a Catania il valore dell’indicatore resta pressoché invariato.