Mafia, nuovo colpo a ‘re’ dei prodotti ittici: sigilli a Pianeta mare (vd)

La Squadra mobile di Messina ha eseguito il sequestro preventivo della società di lavorazione e commercio all’ingrosso e al dettaglio di prodotti ittici, “Pianeta mare di Bonaffini Carmelo & C. Sas”.

Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Messina, su richiesta della Dda, colpisce ancora una volta gli investimenti patrimoniali della famiglia Bonaffini. Già nel 2011 era stati sequestrati beni per 450 milioni di euro, tra cui una flotta navale e 430 unità immobiliari. Secondo chi indaga il gruppo ha legami con la criminalità organizzata, rapporti che gli avrebbero consentito di acquisire un predominio nei settori della pesca, della ristorazione e dell’edilizia.

Il valore dei beni sequestrati è di circa mezzo milione di euro e riguarda l’impresa di lavorazione e commercio di pesce nata dopo una precedente confisca. Le indagini condotte dai sostituti procuratori della Dda Vito Di Giorgio e Angelo Cavallo, seguono una maxi confisca di beni riconducibili a Sarino Bonaffini ritenuto vicino al clan Mangialupi.

Il sequestro nasce sulla scorta delle dichiarazioni di collaboratori di giustizia ed in particolare del barcellonese Nunziato Siracusa che ha raccontato di aver saputo in carcere durante una conversazione con esponenti del clan Mangialupi, della provenienza illecita del denaro. La squadra mobile ha eseguito accertamenti patrimoniali che hanno dimostrato come dopo la confisca Sarino Bonaffini aveva ripreso ad investire delle somme che lo avevano portano al controllo del mercato del pesce, con l’apertura di una nuova società che si occupa di fresco e congelato. La nuova ditta nel 2013 era solo una bottega ma dopo qualche mese gli agenti della squadra mobile hanno scoperto l’acquisto di quattro furgoni per un valore di quasi 80mila euro. A giugno del 2013 l’attività prendeva piede ampliandosi nel 2014 con nuovi punti vendita e l’acquisto di mezzi e macchinari. Gli accertamenti patrimoniali  hanno dimostra come il denaro investito in questa società non sarebbe proporzionale ai redditi della famiglia.