Maltrattamenti in comunità a Licata, torna libera assistente sociale

Il Gip di Agrigento, Alessandra Vella, ritenendo che le esigenze cautelari si siano attenuate, ha sostituito la misura degli arresti domiciliari con l’obbligo di dimora a Licata per Caterina Federico, 33 anni, l’assistente sociale arrestata lo scorso 18 gennaio nell’ambito dell’inchiesta “Catene spezzate” che ipotizza maltrattamenti fisici e psicologici agli ospiti di una struttura d’accoglienza per disabili. L’indagine dei carabinieri fece scattare, allora, 5 misure cautelari. Sono otto complessivamente gli indagati. L’operazione e’ stata chiamata “Catene spezzate” perche’ un ospite sarebbe stato legato al letto con una catena.