Messina-Akragas: stasera, dopo 30 anni, torna il derby

Sono passati esattamente 30 anni dall’ultima volta che Messina e Akragas si sono scontrate all’interno di un rettangolo di gioco, dando vita ad uno dei derby più suggestivi nell’isola.

Era la stagione 84/85 e, come oggi, il campionato era quello di C1: quell’anno l’Akragas non riuscì a mantenere la categoria e la differenza di organici con i peloritani era abissale. Era il Messina di Totò Schillaci e del “Maradona agrigentino”, Peppe Catalano. Proprio questi ultimi furono i personaggi che decisero l’ultimo match giocato fra le due compagini. Oggi, a distanza di 30 anni, siamo pronti a raccontare un altro capitolo di questa storia, con situazioni leggermente diverse rispetto al passato.

Entrambe le squadre sono in cerca di riscatto dopo le battute d’arresto giunte domenica scorsa, rispettivamente con Lecce e Foggia. Sicuramente la squadra di Nicola Legrottaglie sta vivendo un periodo di forma non smagliante che ha, inevitabilmente, condotto gli agrigentini a soli tre punti dalla zona play out, dopo un avvio di stagione al di sopra delle aspettative. Il Messina, allenato da Arturo Di Napoli, precede l’Akragas di 6 punti e, pur non proclamando chissà quale nobile ambizione, tenta di ritagliarsi un posto importante in classifica.

Dunque, la gara di stasera si presenta innanzitutto come la gara del riscatto. L’Akragas viene da quattro sconfitte consecutive e, sembrerebbe una buona notizia di questi tempi, giocherà il derby lontano dall’”Esseneto”, divenuto nell’ultimo mese, un vero e proprio tabù. Legrottaglie ha lavorato molto in settimana, provando nuove soluzioni tattiche e mescolando diverse soluzioni negli interpreti di gioco. Così come abbiamo visto domenica con il Foggia, quando nell’undici iniziale ci sono state esclusioni eccellenti, non ci sorprenderemmo se anche al “San Filippo” avvenisse la stessa cosa.

QUI AKRAGAS. I biancazzurri devono assolutamente invertire il trend negativo che sembra essersi abbattuto sulla squadra di Legrottaglie da un mese e mezzo a questa parte. L’Akragas ha praticamente regalato un mese di gioco agli avversari, non riuscendo neanche a fare un punto in quattro partite. Per questo motivo la gara di stasera assume connotati davvero importanti. La soluzione proposta dal mister è quella di ricominciare dalla buona prestazione di Foggia, dove rispetto alle recenti uscite, si è intravista una voglia di rivalsa. Adesso, più che mai, è importante racimolare qualche punto da mettere in cascina che serva sia per risollevare un morale indubbiamente non alle stelle ma anche, più pragmaticamente, allontanarsi il più possibile dalla zona play out che, nelle ultime partite, ha risucchiato in biancazzurri. Legrottaglie pensa alle soluzioni e, nella sua testa, ha già deciso l’undici. Non ci sarà Matteo Di Piazza, squalificato dal giudice sportivo. Al suo posto, molto probabilmente, ci sarà ancora una volta Vito Leonetti, giovane attaccante andriese. Al suo fianco, molto probabilmente ci sarà Peppe Savanarola, l’ex di turno, e non Peppe Madonia, che dovrebbe ancora una volta accomodarsi in panchina. Degno di nota anche il “caso Almiròn”: il centrocampista argentino, al momento, si è rivelato più una operazione di marketing che un vero e proprio acquisto utile alla causa biancazzurra. Proprio per questo motivo, molte sono le voci che danno l’argentino con le valigie pronte a Gennaio. La difesa è confermata in tutta la sua forma.

QUI MESSINA. Arturo Di Napoli carica i suoi in vista del derby di questa sera. I peloritani vogliono, a partire da oggi, riscattare la brutta prestazione di domenica scorsa a Lecce, dove è arrivata una sconfitta per 2-0. Il Messina , così come l’Akragas, si era resto protagonista di un avvio di stagione invidiabile. Non proprio una grande compagine esaltante per i modi di gioco ma, sicuramente, una squadra che badava molto alla sostanza e, soprattutto, ai punti. Un cammino che, nelle ultime uscite, ha registrato qualche piccolo passo indietro e, per questo, la partita di oggi potrebbe essere vista come la gara del riscatto, la gara da cui ripartire.

Agli ordini di mister Di Napoli la squadra ha svolto un  allenamento suddiviso in tre fasi. La prima riguardante l’attività aerobica, la seconda intensificata su esercizi riguardanti la tecnica individuale e la terza riguardo la tattica. Hanno continuato a lavorare a parte il centrocampista Bramati e l’attaccante portoghese Tavares, i quali sono sulla dritta via del recupero, mentre il difensore Palumbo, dopo l’intervento chirurgico a cui è stato sottoposto, ha iniziato il processo di fisioterapia.

CURIOSITA’ E NUMERI. L’Akragas è a caccia della prima vittoria assoluta contro i cugini “peloritani”. Dal primo match in assoluto, giocato più di 70 anni fa, fino all’ultimo incontro tra le due squadre, datato 1985, i biancazzurri non sono mai riusciti ad imporsi sul Messina. Motivo in più per cercare un nuovo record da battere. Al momento, sono stati venduti circa 100 tagliandi da Agrigento ma, con tutta probabilità, saranno di più i tifosi che giungeranno al “San Filippo” dalla Città dei Templi. Il calcio di inizio è alle ore 21:00.