Morte di Chiara La Mendola: automobilista 80enne davanti al Gip

Continua la vicenda processuale inerente la morte di Chiara  La Mendola,  avvenuta in un incidente stradale  alle 18,30 del 30 dicembre 2013, sulla strada provinciale 71, in via Cavaleri Magazzeni, a pochi metri dalla chiesa di San Gregorio.

La giovane,  è finita con il suo ciclomotore, un Aprilia Scarabeo in una profonda buca sull’asfalto e poi contro l’autovettura Nissan Micra, condotta dal pensionato agrigentino Giuseppe Valenti, 80 anni, che viaggiava in senso opposto. Chiara è rovinata con violenza sul selciato. Per lei non c’è stato nulla da fare.

Il legale di Ignazio La Mendola, fratello della vittima, l’avv. Salvatore Pennica, si oppone alla richiesta di archiviazione della posizione dell’automobilista coinvolto, appunto Giuseppe Valenti, 80 anni.

Per la vicenda il Gup del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano ha disposto il rinvio a giudizio – come richiesto dal pm Brunella Sardoni – per il dirigente dell’Utc del Comune di Agrigento, Giuseppe Principato, 60 anni, e l’ingegnere Gaspare Triassi, 51 anni, responsabile del servizio viabilità del Comune.  Principato e Triassi sono accusati di omicidio colposo. La buca sul manto stradale del viale Cavaleri Magazzeni, secondo il Pm era presente da almeno un anno, e nonostante le numerose segnalazioni nessuno l’avrebbe eliminata, né si sarebbe preoccupato di collocare una transenna.

Secondo la Procura i due funzionari “titolari di una posizione di garanzia in ordine alla tutela della incolumità degli utenti della strada”  avrebbero omesso di controllare, compito al quale secondo il pm Sardoni sarebbero stati obbligati per legge, le condizioni della sede stradale del viale Cavaleri Magazzeni.

Per due volte il pm ha chiesto l’archiviazione della posizione di Valenti. Nella prima occasione, però, il Tribunale, accogliendo le istanze dell’avvocato Salvatore Pennica, aveva disposto un supplmento istruttorio con l’interrogazione del comandante dei Vigili Urbani di Agrigento e di due agenti.

Dovrà essere il gip del Tribunale di Agrigento a decidere ora le sorti di Giuseppe Valenti.