Occupa abusivamente spazio pubblico: sequestro e denuncia per chioschetto di San Leone

Continuano i controlli posti in essere dalla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle, lungo il litorale agrigentino in occasione dell’operazione complessa “Mare Sicuro 2016”. Nello specifico è stato attenzionato il porticciolo turistico di San Leone centro nevralgico della nautica da diporto della provincia agrigentina, nonché delle attività commerciali ad esso connesse.

In tale occasione i militari operanti hanno riscontrato la violazione di norme che tutelano il demanio marittimo ad opera del titolare di un chiosco sito sulla banchina nord del predetto porticciolo il quale, in mancanza di qualsivoglia titolo autorizzativo, ha occupato un’ulteriore area di circa 100 metri quadrati con la posa di arredamenti, quali sedie, tavolini e ombrelloni, da mettere a disposizione della propria clientela in violazione degli articoli 54 e 1161 del codice della navigazione (occupazioni e innovazioni abusive e abusiva occupazione di spazio demaniale marittimo e inosservanza di limiti alla proprietà privata).

Accertata la violazione i militari hanno provveduto all’immediato sgombero dell’area abusivamente occupata, al sequestro penale di tutto il materiale che di fatto occupava suolo pubblico ed inoltre a deferire presso la competente Autorità Giudiziaria il titolare dell’attività commerciale.

I militari della Guardia Costiera altresì, nei giorni successivi, hanno proceduto alla rimozione di alcuni relitti abbandonati presso lo scalo d’alaggio nonché alla rimozione di corpi morti, cime, gavitelli, copertoni e materiale ferroso vario per un totale di 1000 kg circa.

Nei giorni precedenti si era provveduto ad apporre cartelli di diffida alla rimozione ad una serie di natanti (unità senza sigla di identificazione) ormeggiate alla banchina in assenza di autorizzazione. Allo scadere del periodo temporale imposto tutte le aree abusivamente occupate in precedenza sono risultate libere.

Tale attività ha visti coinvolti due unità navali del Corpo, 10 militari nonché l’ausilio della Guardia Ittica Soccorso Emergenza di Agrigento i quali hanno collaborato attivamente alla rimozione di tutto il materiale che rendeva agevole l’occupazione abusiva dello specchio acqueo.