Tragedia nel mare di Agrigento: barcone lasciato alla deriva da nave madre

La piccola imbarcazione ritrovata sulla spiaggia di Torre Salsa a Siculiana (Ag) e sequestrata, quella che ieri mattina ha consentito l’approdo di almeno 15 tunisini e due cadaveri, potrebbe essere stata rimorchiata dal Nord Africa fino alla Sicilia da una “nave madre”. L’ipotesi investigativa viene avanzata dalla guardia costiera di Porto Empedocle (Ag) tenendo presenti le condizioni in cui e’ stato ritrovato il natante. Ad insospettire gli investigatori e’ stata la cimetta sfilacciata che il natante aveva ancora attaccata, l’assenza dell’elica e il fatto che avesse un motore dentro bordo. Tutti elementi questi che lascerebbero ipotizzare che la “carretta del mare” non e’ autonomamente salpata dalla Tunisia ma che, piuttosto, sia stata lasciata in mare, alla deriva, da un’altra imbarcazione piu’ grossa. A causa delle condizioni del mare che stanno peggiorando, le motovedette di polizia e carabinieri – uscite per cercare il secondo cadavere avvistato ieri mattina dall’elicottero della Guardia costiera – stanno rientrando. In mare resta la motovedetta della Capitaneria di porto di Porto Empedocle e il gommone dei sommozzatori dei vigili del fuoco di Palermo che sta scandagliando il tratto sotto costa. Lungo l’arenile di contrada Fungiteddra ci sono, invece, le squadre dei vigili del fuoco e gli uomini della Guardia costiera, mentre i carabinieri stanno allargando verso l’entroterra il raggio di perlustrazione.