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Truffa e corruzione, cinque indagati a giudizio a Trapani

L’ex vice sindaco di Alcamo Pasquale Perricone, 61 anni, arrestato lo scorsoi maggio con l’accusa di essere a capo di un “comitato d’affari”, il prossimo 20 ottobre dovra’ comparire dinanzi al collegio penale del Tribunale di Trapani, assieme ad altri 4 dei 30 indagati, accusato, tra l’altro, di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, alla corruzione, alla bancarotta fraudolenza e a reati contro la pubblica amministrazione. Lo ha disposto il gip, dopo la richiesta di giudizio immediato avanzato dalla Procura. Con Perricone, indagati a vario titolo, compariranno dinanzi ai giudici: Girolama Maria Lucia Perricone, 50 anni; Marianna Cottone, 34 anni, sua compagna; Mario Giardina, 52 anni e Emanuele Asta, 55 anni. Secondo l’accusa – l’indagine e’ stata condotta dal Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Trapani – il “comitato d’affari” avrebbe organizzato corsi di formazione professionale fantasma, eseguito illecitamente lavori per la messa in sicurezza del porto di Castellammare del Golfo, influenzato la stesura del Piano triennale delle Opere pubbliche del Comune di Alcamo tra il 2011 e il 2015, ed esercitato pressioni sulla nomina del Consiglio di amministrazione della Cassa rurale ed artigianale “Don Rizzo” di Alcamo. Perricone, ex esponente del Psi, fondatore del movimento politico “Area Democratica”, alle ultime consultazioni regionali, sfioro’ l’elezione all’Ars candidandosi con il “Megafono”. La posizione degli altri 25, tutti indagati a piede libero, e’ stata stralciata.