Visite in carcere a Totò Cuffaro: chiusura di indagine per 41 coinvolti

Avviso di conclusione delle indagini per 41 coinvolti nell’inchiesta su visite sospette all’ex governatore siciliano, Salvatore Cuffaro, detenuto a Rebibbia per favoreggiamento aggravato.

 

Sotto indagine, tra gli altri, anche Simona Vicari, sottosegretario allo Sviluppo economico con delega anche alla lotta alla contraffazione, e altri cinque politici. La Vicari è accusata dalla Procura antimafia di Roma di aver “contraffatto” le sue visite a Totò Cuffaro in carcere, come riportava in un aritcolo “Il Fatto Quotidiano”: l’ipotesi di reato è di concorso in falso, ma la sua posizione potrebbe aggravarsi ulteriormente perché grazie a queste visite Cuffaro avrebbe curato i suoi interessi in campo immobiliare.

Gli investigatori hanno passato al al setaccio i primi due anni di visite a Cuffaro a Rebibbia da parte di una decina di politici della sua regione, compresa la Vicari.

I politici avrebbero portato con sè persone di fiducia di Cuffaro per ricevere direttive sullo “spostamento” di varie sue proprietà. Insieme a Vicari ha ricevuto un avviso di garanzia Giuseppe Firrarello, senatore forzista fino alla scorsa legislatura; Pippo Gianni, ex deputato nazionale che militato nell’Udc, in FI, nel Pid, e attuale deputato regionale del Centro democratico di Bruno Tabacci. Poi ci sono Giuseppe Ruvolo, di Gal, Cinzia Bonfrisco, ex forzista, e Salvo Fleres, deputato azzurro poi passato con Forza del Sud di Gianfranco Miccichè.

Per le visite all’ex governatore della Sicilia sarebbero sotto indagine anche altri nomi eccellenti della politica come Calogero Mannino, Mirello Crisafulli, Pippo Scalia.