Zambuto: “Non smetterò mai di battermi per la mia Agrigento. Nel 2012 evitato dissesto finanziario”

Quando ne abbiamo discusso col mio direttore Franco Castaldo eravamo un po’ perplessi sul rischio di apparire indiscreti.
Però poi ha prevalso il ricordo della tua grande disponibilità a discutere con Grandangolo che negli anni della tua sindacatura ti ha intervistato puntualmente una volta l’anno. Devo dirti anche che moltissimi ti ricordano e quei moltissimi ti rimpiangono anche.
Sei stato sindaco di Agrigento per quasi un decennio ricco di voltagabbanismo e ricordo che tu e D’Orsi eravate costretti a rimescolare le carte della Giunta a causa dei disfacimenti politici che avvenivano a Roma e Palermo. Anche se oggi c’è un po’ meno “voltagabbanismo”, forse in attesa del 5 dicembre, c’è sempre un clima di “surplace” che non fa bene a nessuna amministrazione. Non ti chiedo dei tuoi rimpianti e però una tua impressione i lettori la vorrebbero.
“La mia impressione è che ci sia una città sospesa, non vedo dibattito, partecipazione, confronto. I miei anni sono stati durissimi sul piano del confronto e dello scontro politico, mentre eravamo impegnati sul piano amministrativo a salvare la città dal dissesto finanziario e dai ripetuti crolli nel centro storico, dall’inquinamento del mare alla crisi idrica. Eppure il dibattito in città era molto vivace. Con orgoglio, tuttavia, posso affermare che abbiamo evitato alla città l’onta del dissesto finanziario, nel 2012 la città di Agrigento fu dichiarata Ente non più strutturalmente deficitario, ciò ha salvato tra l’altro centinaia di posti di lavoro…

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