Inchiesta “Halycon”: funzionario Regione Lutri ed altri 3 indagati muti; rispondono solo Vito Lauria e Casa
Ha prima fornito qualche risposta ma quando gli è stato chiesto dei “contatti” con magistrati o funzionari della Dia ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. Lucio Lutri, il funzionario del dipartimento regionale all’Energia ed ex maestro venerabile della loggia “Pensiero e azione” del Grande Oriente d’Italia, stamattina è stato interrogato dal Gip […]
Ha prima fornito qualche risposta ma quando gli è stato chiesto dei “contatti” con magistrati o funzionari della Dia ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. Lucio Lutri, il funzionario del dipartimento regionale all’Energia ed ex maestro venerabile della loggia “Pensiero e azione” del Grande Oriente d’Italia, stamattina è stato interrogato dal Gip di Palermo, Maria Cristina Sala. L’uomo è stato arrestato dal Ros nell’ambito dell’indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo assieme ad altri accusati di Mafia e ritenuti appartenenti alla cosca di Licata
Lutri
– che è stato maestro venerabile della loggia “Pensiero e azione” di
Palermo – secondo i pm – “ha
sistematicamente messo a disposizione della consorteria mafiosa la privilegiata
rete di rapporti intrattenuti con
altri massoni professionisti ed esponenti delle istituzioni”.
Il
funzionario della Regione è indagato per
concorso esterno in associazione mafiosa ed è difeso dall’avvocato Salvino
Pantuso. Nel corso delle perquisizioni eseguite nell’abitazione e nell’ufficio
regionale sono stati sequestrati documenti e hard disk contenenti listi di nomi
– “diverse centinaia” – su
cui ora si concentrano le attività di indagine.
L’accusa
ha chiesto la convalida del fermo e delle misure cautelari. Il Gip si è
riservato la decisione che dovrà arrivare entro domani.
Intanto,
sono stati ultimati anche ad Agrigento nel carcere di Petrusa gli interrogatori
delle persone fermate l’altro ieri nel corso dell’operazione “Halycon” che ha
smantellato a Licata un’agguerrita cosca mafiosa con aderenze nella politica e
nella massoneria.
Mentre
Lucio Lutri è stato interrogato dal Gip di Palermo, il Gip del Tribunale di
Agrigento Alessandra Vella ha interrogato gli altri sei indagati: Giovanni
Lauria, 79 anni detto il professore, il figlio Vito Lauria, 49 anni, “maestro
venerabile”, della loggia “Arnaldo da Brescia” (entrambi difesi dall’avv.
Ciotta), Angelo Lauria, 45 anni, farmacista (difeso dall’avvocato Giuseppe Di
Peri), Giacomo Casa, 64 anni (difeso dall’avvocato Giuseppe Glicerio); Raimondo
Semprevivo, 46 anni, (fermato nel blitz Assedio), difeso dall’avvocato Balsamo;
Giovanni Mugnos, 53 anni, difeso dall’avvocato Angela Porcello) . Ad eccezione
di Vito Lauria e Giacomo Casa tutti si sono avvalsi della facoltà di non
rispondere. Anche il questo caso il Gip dovrà
pronunciarsi entro 48 ore e si è riservato di decidere. Dovrà convalidare o meno il provvedimento di fermo.
L’inchiesta
“Halicon” è stata condotta dai carabinieri del Ros e coordinata dalla Direzione
distrettuale antimafia di Palermo (procuratore capo Francesco Lo Voi – l’aggiunto
Paolo Guido e sostituti Claudio Camilleri, Alessia Sinatra e Calogero Ferrara).