Agrigento, Coldiretti in piazza contro il caro prezzi: “Non ce la facciamo più”
Protesta questa mattina degli agricoltori e degli allevatori della Coldiretti davanti alla prefettura di Agrigento
La difficile situazione congiunturale determinata dal significativo aumento del costo dell’energia e dal parallelo aumento dei mangimi e dei concimi sta facendo venir meno una soglia di ‘soddisfazione’ per l’andamento delle imprese che stava risalendo e mettendo radici a partire dagli anni difficili che hanno fatto seguito alla grande crisi, prima finanziaria poi economica, del 2009. Una soglia di soddisfazione che nel giro di pochi mesi e’ crollata dal 38% al 20%. Ecco perchè migliaia di agricoltori e allevatori della Coldiretti hanno deciso di scendere in piazza e protestare. Manifestazione che si è svolta anche ad Agrigento davanti alla prefettura di Agrigento; Una rappresentanza della Coldiretti ha consegnato poi una lettera e delle arance del territorio al Prefetto Maria Rita Cocciufa.
“Siamo in tante piazze italiane, davanti le Prefetture, per chiedere al governo aiuti immediati per il settore agricolo che oggi sta pagando più di tutti una grande speculazione mondiale legata all’aumento del costo energetico, delle plastiche, dei concimi. Non riusciamo ad andare avanti a causa dell’elevato aumento dei costi che non si trasformano in guadagni”, dichiara Ignazio Gibbino, presidente provinciale Coldiretti:
“Stiamo manifestando perché non ce la facciamo più a sostenere l’aumento dei prezzi. I costi di produzione sono aumentati in particolare modo i concimi e l’energia. I ricavi della vendita dei prodotti non riescono neanche a coprire le spese”, dichiara un giovane imprenditore, Leonardo Grassia.
Tanti i sindaci della provincia presenti alla manifestazione a sostegno del comparto dell’agricoltura. “Quello di oggi, dice il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, in rappresentanza di tutti i sindaci, è un grido di allarme che facciamo al governo, tramite anche i nostri rappresentanti, e confido nel buonsenso di chi ci ascolterà. Invito i miei colleghi sindaci di stare a fianco alla Coldiretti e in generale al settore agricolo. Bisogna affrontare insieme le problematiche.”
. Al di la di questo vissuto, a preoccuparci, tuttavia, sono soprattutto l’oscurita’ e l’incertezza per il futuro, con oltre 1 impresa su 5 (21%) che si dichiara incerta circa la situazione economica della propria impresa nei prossimi 12 mesi”. Secondo i rappresentanti della Coldiretti bisogna uscire dall’impasse, determinata dai rincari energetici e dall’affaticamento dell’apparato burocratico ministeriale.