Asp Agrigento, Zappia: “Numeri sotto controllo, programmiamo il post-covid”
Non uno smantellamento, certamente, ma una riprogrammazione al fine di consegnare nuovamente i reparti alla quotidianità
Il coronavirus in provincia di Agrigento ha allentato la presa ormai da settimane e i numeri impongono un cambio di passo in un’ottica di rifunzionalizzazione degli ospedali e nella gestione delle risorse. Non uno smantellamento, certamente, ma una riprogrammazione al fine di consegnare nuovamente i reparti alla quotidianità. Ad annunciarlo è il commissario straordinario dell’Asp di Agrigento, Mario Zappia, nel consueto appuntamento di monitoraggio dell’andamento epidemiologico in provincia.
Tutti gli indicatori ci consegnano una situazione ampiamente sotto controllo. Il numero dei ricoveri è ormai stabile da settimane e comunque mai sopra le dieci unità. Attualmente sono otto i pazienti di cui sette nel reparto di medicina e uno soltanto in terapia intensiva. Anche il numero dei tamponi (quelli registrati ufficialmente) è stabile intorno al 25%: nell’ultima settimana i test positivi sono stati 771 su 3.249 effettuati. Stesso discorso per i vaccini, seppur sempre pochi. Negli ultimi sette giorni sono stati 667 di cui 573 quarte dosi.
Alla luce di questi numeri, dunque, si può cominciare (con prudenza) una nuova fase. A partire dagli ospedali di Ribera e Sciacca. Nel primo, dove comunque verranno mantenuti due sezioni covid, si cercherà di dare una accelerata ai reparti di malattie infettive e pneumologia. Nella prossima settimana, a tal proposito, è previsto un nuovo reclutamento di personale. Inoltrata anche la richiesta alla Regione di poter convertire il pronto soccorso e la medicina generale da covid a no-covid. Questo permetterebbe anche di alleggerire il pronto soccorso dell’ospedale di Sciacca.