Canicattì

Scappa e travolge poliziotto, il monito del Questore: “Svegliamoci o molti morti da sballo”

Il questore di Agrigento lancia un duro monito a istituzioni e cittadini: "Svegliamoci oppure avremo molti morti in mezzo alla strada causati dallo sballo e non dai colpi di pistola"

Pubblicato 2 anni fa



Con un carico di droga non si ferma all’alt della polizia e travolge un agente mandandolo all’ospedale. Un ventitreenne di Canicattì è stato arrestato dal personale del locale commissariato al termine di un inseguimento che, non soltanto ha causato il ferimento di un poliziotto, ma ha messo a repentaglio la sicurezza di molti. L’agente di polizia, fortunatamente, è stato dimesso e sta bene. 

Il questore di Agrigento Emanuele Ricifari, a margine di una conferenza stampa convocata questa mattina, ha lanciato un duro monito ai cittadini della provincia di Agrigento invitandoli a fare la propria parte. Forze di polizia, magistratura ma soprattutto famiglie e scuola devono recitare un ruolo fondamentale per invertire un trend che lo stesso capo della sicurezza pubblica definisce “allarmante”.

Il discorso del Questore di Agrigento mira a scuotere le coscienze dei cittadini ancora non del tutto consapevoli dei rischi che quotidianamente si presentano alla porta. “Genitori e famiglie, svegliamoci oppure avremo molti morti in mezzo alla strada causati dallo sballo e non dai colpi di pistola” è il durissimo appello di Ricifari. “In provincia di Agrigento sta circolando tanta roba e molto brutta: crack tagliato male ma anche hashish e marijuana con principi attivi diversi da quelli di dieci anni fa. Così come non è normale incrociare per strada quindicenni in stato confusionali che vomitano dopo aver bevuto litri di alcol.” Il messaggio del Questore è più che chiaro: “Alcol e droga soprattutto tra i giovani stanno diventando di una pericolosità sociale gravissima.”

Ricifari lancia un appello anche alle altre forze di polizia e alla magistratura: “Lo dirò anche in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza di fare particolare attenzione. Bisogna agire organicamente e muoversi tutti nella stessa direzione oppure i messaggi che diamo saranno poco efficaci. Non ha senso arrivare con gli elicotteri e smantellare una piazza di spaccio per poi ritrovarsi il pusher libero dopo un quarto d’ora. E non è un problema certamente della locale procura o della magistratura di Palermo ma è una tematica già affrontata da diversi Questori in tutta Italia”.

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