Palermo

Scoperta bisca clandestina, sequestrati 15 mila euro: 13 indagati 

Prima di accedere, le persone si facevano riconoscere tramite una telecamera installata al lato della saracinesca, che veniva alzata a meta' e poi riabbassata completamente

Pubblicato 5 ore fa



I cinesi che volevano giocare d’azzardo a Palermo si ritrovavano in una stanza seminascosta di un punto di rivendita di prodotti per la casa, dove era stata allestita una bisca clandestina per scommettere, soprattutto, al Mahjong, un gioco da tessere profondamente radicato nelle tradizioni e nella cultura cinese. In 13 sono stati sorpresi dai carabinieri attorno a un tavolo, al termine di un’indagine svolta dalla Guardia di Finanza, che per diversi giorni osservava l’andirivieni nelle ore serali e notturne, soprattutto il sabato e la domenica, nel negozio.

Prima di accedere, le persone si facevano riconoscere tramite una telecamera installata al lato della saracinesca, che veniva alzata a meta’ e poi riabbassata completamente. I baschi verdi hanno atteso che qualcuno uscisse per poter fare irruzione: la prima sala del negozio era adibita alla vendita di prodotti per la casa, ma in una secobda stanza il clima era piu’ ‘mondano’: si giocava con ingenti puntate in denaro attorno a due tavoli da gioco con tappeti verdi, sopra i quali, oltre a mazzette di denaro, erano presenti dadi, fiches e tessere del Mahjong mentre una grande cassetta era la ‘cassa’, con all’interno altre banconote, per un totale complessivo di circa 15 mila euro. Si giocava anche a poker. All’interno erano in funzione telecamere, con sistema di rilevamento facciale dei giocatori, che provenivano anche dall’hinterland palermitano oltre che dalla citta’: la bisca era un punto di riferimento nel territorio.

All’interno della sala c’era una macchina conta banconote professionale, segno evidente della quantita’ di denaro che abitualmente circolava: quello trovato e’ stato sequestrato, mentre i 13 sono stati denunciati a piede libero. “Il fenomeno del gioco d’azzardo clandestino, in stretta correlazione con flussi irregolari di denaro contante – spiega la Guardia di Finanza – costituisce terreno fertile per il proliferare di attivita’ illecite e costituisce un chiaro indicatore di pericolosita’ sociale ed economica, imponendo l’adozione di strategie investigative incisive e coordinate”.

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