Accusato della morte di 3 migranti a Lampedusa, chiesti 16 anni
L'imputato e' un ventinovenne egiziano accusato di avere trasportato i Migranti in un natante in legno e resina, ritenuto del tutto inadatto al viaggio
Sedici anni di reclusione per l’accusa di avere guidato il barcone fatiscente che trasportava 46 Migranti e che si schianto’ contro gli scogli davanti alle coste di Lampedusa provocando la morte di tre di loro. Sono stati chiesti dal pubblico ministero Gaspare Bentivegna a conclusione della requisitoria del processo davanti alla corte di assise di Agrigento, presieduta da Wilma Angela Mazzara.
L’imputato e’ un ventinovenne egiziano accusato di avere trasportato i Migranti in un natante in legno e resina, ritenuto del tutto inadatto al viaggio. In questo modo, secondo quanto contestato dal pm, avrebbe messo a rischio la vita delle persone trasportate tanto che il barcone ando’ a sbattere contro la scogliera provocando la morte di tre persone, una delle quali disperse.
La condanna richiesta dal pm e’ particolarmente elevata perche’, col il “decreto Cutro”, le pene per questo reato sono state nettamente aumentate.