Intimidazione al sindaco Pitrola, gli atti di solidarietà e vicinanza della Politica
Tanti i messaggi per il sindaco di Ravanusa da parte dei colleghi sindaci ma anche da parte di assessori e deputati regionali
Sono tanti i messaggi di solidarietà e vicinanza al sindaco di Ravanusa, Salvatore Pitrola, dopo l’atto intimidatorio che ha ricevuto. Sul muro dell’abitazione il primo cittadino ha rinvenuto un contenitore con un liquido non identificato, insieme a un mazzo di fiori e a tre bossoli di arma da fuoco.
Non è il primo caso nella provincia di Agrigento; nel mirino degli atti intimidatori protagonisti anche il sindaco di Palma di Montechiaro Stefano Castellino, il sindaco di Camastra Dario Gaglio, il sindaco di Campobello di Licata, Vito Terrana, il sindaco di Canicattì, Vincenzo Corbo. E sono proprio i primi cittadini della provincia di Agrigento a stringersi attorno al sindaco Pitrola esprimendo vicinanza per quanto accaduto.
“Quanto accaduto rappresenta un gesto vile e inaccettabile, che colpisce non solo un amministratore impegnato per il bene della sua comunità, ma anche i valori di Legalità e Democrazia che tutti noi siamo chiamati a difendere. La violenza e l’intimidazione non potranno mai piegare chi lavora ogni giorno con onestà e trasparenza per il proprio territorio”, commenta il Sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo. “Sono episodi che colpiscono tutti noi amministratori, ma che non devono farci arretrare di un solo passo nel nostro impegno quotidiano al servizio delle comunità che rappresentiamo. Conosco la tua serietà e la tua determinazione: sono certo che continuerai a svolgere il tuo ruolo con la stessa forza e responsabilità, sostenuto dall’affetto dei cittadini onesti e delle istituzioni”, scrive il sindaco di San Biagio Platani, Salvatore Di Bennardo. Fanno eco le parole del sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, che dichiara: “Questo episodio non pregiudicherà la continuità né l’efficacia del suo impegno al servizio della comunità amministrata. Chi svolge quotidianamente funzioni amministrative è spesso bersaglio di pressioni e intimidazioni che non possono e non devono essere tollerate. Auspico che si faccia piena e rapida chiarezza sulla vicenda.”
Anci Sicilia esprime la piu’ ferma condanna per il grave atto intimidatorio ai danni del sindaco di Ravanusa, Salvatore Pitrola. “Si tratta di un episodio di estrema gravita’ che colpisce non solo il primo cittadino, ma l’intera comunita’ ravanusana e le istituzioni democratiche che il sindaco rappresenta. Atti di questo genere non possono e non devono trovare spazio nella nostra societa’ e vanno contrastati con determinazione e unita’”, dicono il presidente Paolo Amenta e il segretario generale, Mario Emanuele Alvano. “Confidiamo nell’operato delle forze dell’ordine e della magistratura, affinche’ venga fatta piena luce sull’accaduto e i responsabili vengano individuati nel piu’ breve tempo possibile, sottolineano, Anci Sicilia continuera’ a essere al fianco dei sindaci, difendendo il valore della legalita’, della democrazia e della liberta’ di azione amministrativa”.
In queste ore minacce di morte anche per il sindaco di Termine Imerese, Maria Terranova. “Esprimo a nome mio e del governo regionale la piu’ sentita solidarieta’ e vicinanza al sindaco di Termini Imerese e al sindaco di Ravanusa per le gravi minacce ricevute. Gesti gravissimi e preoccupanti che condanno con fermezza e sul quale auspico si faccia al piu’ presto piena luce. Chi si accanisce su un rappresentante delle istituzioni, e specialmente su un sindaco, e’ colpevole di ferire il cuore della nostra democrazia”. Lo dice il presidente della Regione siciliana Renato Schifani, in riferimento alle intimidazioni destinate ai sindaci dei due Comuni del Palermitano e dell’Agrigentino.
“La Sicilia non arretra davanti alla paura”, dice l’assessore regionale Giusy Savarino. “Fiori e bossoli non sono simboli: sono minacce. E colpiscono non solo una persona, ma l’intera comunità che quella persona rappresenta.Chi amministra con trasparenza, legalità e rispetto delle regole non deve mai sentirsi solo. Ogni forma di intimidazione va respinta con fermezza, senza ambiguità. Ravanusa merita istituzioni libere, amministratori sereni e uno Stato che faccia sentire la propria presenza”; ha concluso la Savarino.
Un messaggio di vicinanza anche da parte del deputato all’Ars Angelo Cambiano, ex sindaco di Licata, anche lui vittima di atti intimidatori. “Atti di questo genere non appartengono a una comunità civile e democratica e non possono trovare alcuna giustificazione. La politica e le istituzioni hanno il dovere di reagire con unità e determinazione, perché nessuna minaccia può piegare chi opera nell’interesse della collettività.“
“Un episodio del genere, dice il deputato Ars in quota Pd, Michele Catanzaro, non può essere minimizzato né tollerato. Le istituzioni hanno il dovere di reagire con determinazione, garantendo che venga fatta piena luce sull’accaduto e che i responsabili siano individuati e perseguiti senza esitazioni. A chi ogni giorno amministra con trasparenza, legalità e senso del dovere deve arrivare il sostegno compatto di tutte le forze politiche che credono nella democrazia. La Sicilia non può e non deve piegarsi a logiche di intimidazione, paura o violenza: la risposta deve essere ferma, unitaria e inequivocabile. Siamo vicini al sindaco Pitrola, aggiunge Catanzaro, che proseguirà il proprio lavoro con la stessa dedizione mostrata finora, nell’interesse esclusivo della comunità di Ravanusa”.





