Agrigento, oltre il 99% degli autobus e il 95% degli autocarri è a gasolio
La Provincia fa un deciso passo in avanti di nuove immatricolazioni autobus. I mezzi inquinanti (Euro 0-2) nel trasporto merci e persone registrano percentuali che superano il 40% del parco circolante
Continental ha realizzato anche quest’anno l’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua terza edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore in Italia e in Sicilia nel 2022, dopo un 2021 caratterizzato da una significativa ripresa dalla crisi causata dal Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro.
Dall’analisi emerge che la Provincia di Agrigento vanta un consistente incremento di immatricolazioni autobus, mentre calano le nuove targhe nel settore del trasporto merci. Il parco circolante è alimentato quasi esclusivamente a gasolio, dove nel segmento autobus si tocca addirittura il 99,2% dei mezzi.
Balzo in avanti di immatricolazioni autobus con il 60% in più di nuove targhe
Le immatricolazioni dei mezzi pesanti per il trasporto merci nel 2022 in Italia hanno registrato un calo del 6,4% rispetto al 2021, con solo 21.524 nuovi mezzi. Stesso tenore per la Sicilia che nel 2022 fa segnare addirittura un -24% di immatricolazioni, pari a 1.076 nuove targhe, 349 in meno rispetto al 2021. Anche Agrigento chiude in negativo, sebbene con un valore meno incisivo rispetto alla Regione, con -16,9% e 74 nuove immatricolazioni, 15 in meno rispetto alla rilevazione dell’anno precedente. Anche il settore nazionale del trasporto persone mostra segnali di decrescita (-10,5%), con 3.728 mezzi immatricolati nel 2022 a fronte dei 4.166 del 2021, e un simile scenario si riscontra anche a livello locale. Tra le regioni in negativo la Sicilia registra un calo del 15,8% con 96 nuove targhe.La Provincia di Agrigento mostra un andamento opposto e immatricola ben il 60% di autobus in più (8 nuove targhe contro le 5 del 2021).
Alimentazione: oltre il 99% degli autobus in circolazione è a gasolio
Per quanto concerne l’alimentazione, la situazione nazionale del parco circolante nel 2022 per il settore trasporto merci rimane pressoché invariata rispetto all’anno precedente. Il gasolio continua ad essere predominante (90,8%) seguito da benzina e metano (rispettivamente al 4,6% e 2,2%). Si nota una crescita, seppur timida, dell’alimentazione combinata benzina e gas liquido, che segna un lievissimo aumento (1,4% rispetto a 1,3%), così come elettrici e ibridi (rispettivamente allo 0,3% e 0,8%). La Sicilia vede l’elettrico fermo allo 0,1% e l’ibrido in leggero rialzo allo 0,3%. La percentuale di autocarri alimentati a gasolio rimane preponderante (93% del parco) seguita dalla benzina al 5,2%. Nella Provincia di Agrigento non vi sono autocarri elettrici e gli ibridi si attestano allo 0,2%.I mezzi a gasolio toccano la quota più alta in regione, pari al 95,3%, seguiti dai benzina al 3,6%. Anche il panorama nazionale relativo all’alimentazione del parco autobus è stabile rispetto al 2021, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggior parte dei mezzi in circolazione rimane a gasolio (92,7% rispetto al 93,3% del 2021), mentre le quote di elettrico e ibrido registrano una leggera crescita e riescono a raggiungere l’1,2% (rispettivamente 0,8% e 0,4%). Per le fonti alternative, in Sicilia l’ibrido è inesistente mentre l’elettrico si conferma allo 0,8%. Il gasolio segna il 95,5% e il metano scende al 3,2%. Nella Provincia di Agrigento il 99,2% degli autobus è alimentato a gasolio. Assenti ibridi ed elettrici.
Categoria Euro: i mezzi pesanti inquinanti registrano ancora cifre importanti
Nel comparto del trasporto merci nel 2022 prevalgono a livello nazionale gli Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, raggiungono il 37,5% del totale. Una percentuale elevata che supera le categorie più vecchie, dalla 0 alla 2, che coprono il 30,7% del parco. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 14,5%. La situazione in Sicilia è più delicata dove la quota più rappresentata è quella degli Euro 0, che da soli sono il 26,8% del parco circolante. In generale, le classi più vecchie fino all’Euro 2 superano il 47%, in lieve calo rispetto ai dati 2021. Le classi meno inquinanti, ovvero Euro 5 ed Euro 6, si fermano al 18%. Sopra la media regionale Agrigento, dove la fascia Euro 0-2 arriva al 49,4%, dove gli Euro 0 sono ben il 28,7%. Proporzionalmente le categorie Euro 5 ed Euro 6 diminuisconoe toccano il 16,6%. In Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 rappresenta quasi la metà del parco, raggiungendo il 48%. Anche in questo caso, stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che copre l’11,4% del parco. Ben sopra la media nazionale, in Sicilia gli Euro 0 arrivano al 19,1%, al contrario la quota di Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 30,1%, al di sotto della media italiana che è del 47,9%. Agrigento registra una quota consistente di mezzi appartenenti alle categorie Euro 0-2 (40,8%) e poco più di un autobus su 4 è Euro 5-6.
Anzianità: ad Agrigento il parco circolante è particolarmente datato in entrambi i segmenti
Nell’analisi per fasce di anzianità, il parco circolante di autocarri per il trasporto merci nel 2022 in Italia risulta decisamente agée, caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 20 e i 30 anni (18,6%), seguita dalla fascia 15-20 anni che segna il 16,7%. In crescita la categoria “oltre i 30 anni” che rappresenta il 15,6%, valore in aumento rispetto al 2021. I veicoli “da 0 a 10 anni” arrivano complessivamente al 33,9%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri nuovi, da 0 a 1 anno (3,6% del parco circolante). In Sicilia, invece, la fascia d’età più diffusa si conferma quella 20-30 anni con il 23,4%. Coerentemente, le percentuali per le categorie più giovani si abbassano: poco più del 16% dei mezzi ha massimo 10 anni. Cala, seppur di pochissimo, la percentuale degli under 1 anno, pari all’1,3%. Agrigento presenta un panorama simile alla Regione con quasi il 24% di autocarri compresi tra i 20 e i 30 anni. Proporzionalmente, la Provincia presenta valori simili anche per i mezzi entro i 10 anni che sfiorano il 16%, stessi numeri, invece, per i giovanissimi.La fotografia nazionale si ripropone sostanzialmente molto simile anche nel segmento del trasporto persone, dove la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta un quinto del totale (20,8%). Una quota leggermente in crescita rispetto all’anno precedente, ma ancora ampiamente superata dalla percentuale di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2022 raggiunge il 27,6% (nel 2021 era a 26,9%). In Sicilia la fascia di autobus oltre 20 anni si conferma la più rappresentata con il 41,5%, rispetto a quella nazionale (27,6%). In regione i mezzi con un’età massima di 5 anni scendono al 12,8%. La Provincia di Agrigento presenta valori superiori alla media regionale per quanto concerne gli autobus sotto i 10 anni (19,2%) mentre si allinea per i mezzi con oltre 20 anni che coprono il 41,7% del parco.





