Agrigento

Consorzio Bonifica, l’accusa dei sindacati: “Debiti pagati con gli stipendi dei lavoratori” 

La Regione Sicilia ha scelto di attingere dalle risorse destinate agli stipendi dei dipendenti per saldare un debito del Consorzio

Pubblicato 29 minuti fa

Un’onda di incredulità e indignazione ha travolto i lavoratori del Consorzio di Bonifica 3 di Agrigento, dopo l’annuncio durante la riunione di ieri, svoltasi nei locali della sede a Palermo. L’amministrazione ha ufficialmente comunicato che l’Assessorato regionale dell’Agricoltura ha liquidato il debito del Consorzio di Bonifica 3 Agrigento, contratto a seguito di una controversia con una ditta privata, utilizzando i fondi destinati al pagamento degli stipendi dei lavoratori.

“Non ci resta che piangere, ma questa volta è la realtà, non una commedia”– queste le parole di sconforto con cui i rappresentanti sindacali hanno reagito all’inaspettato annuncio. Con questa operazione, infatti, la Regione Sicilia ha scelto di attingere dalle risorse destinate agli stipendi dei dipendenti per saldare un debito del Consorzio, lasciando così i lavoratori con un arretrato, destinato ad aumentare, di ben quattro mensilità. Un atto che non solo solleva forti perplessità etiche e legali, ma che contrasta anche con le leggi stabilite dall’Assemblea regionale siciliana, che ha destinato, con legge regionale, proprio queste somme al pagamento delle retribuzioni dei dipendenti dei Consorzi dell’Isola e non per altri scopi.

I lavoratori si trovano, dunque, in una situazione di grave incertezza economica, con uno stipendio che non arriva da mesi e con una parte delle risorse a loro destinate che è stata, di fatto, dirottata per sanare una situazione debitoria. L’assurda decisione solleva un interrogativo sulle priorità e sull’operato dell’amministrazione regionale, in un momento in cui la Regione, oltre alla gestione di risorse pubbliche, dovrebbe garantire prima di tutto il rispetto dei diritti dei lavoratori.

Questo atto di “taglio e cucito” delle risorse pubbliche non fa altro che alimentare il malcontento e la preoccupazione tra i dipendenti del Consorzio, che si vedono ora privati di un diritto fondamentale: quello di ricevere il proprio stipendio in tempo.

Una stagione irrigua compromessa: la difficile situazione idrica in Sicilia

A complicare ulteriormente la situazione, la Sicilia si trova oggi a fronteggiare una delle crisi idriche più gravi degli ultimi anni. Le risorse idriche scarseggiano e la stagione irrigua del 2025 rischia di essere compromessa, con pesanti ripercussioni sul comparto agricolo siciliano. La difficoltà nell’approvvigionamento di acqua sta già mettendo in ginocchio intere colture, con una drammatica riduzione della disponibilità per i terreni agricoli, che sono il cuore dell’economia dell’isola.

Questa crisi idrica, unita alle difficoltà economiche interne al Consorzio, rischia di accentuare ancora di più la situazione di instabilità sociale ed economica per i lavoratori, che vedono minato il proprio futuro non solo dal mancato pagamento degli stipendi, ma anche dalla crescente incertezza sulla capacità di gestione delle risorse idriche. Le due problematiche – l’arretrato stipendiale e la scarsità d’acqua – si intrecciano, e mettono a rischio non solo l’agricoltura, ma anche la stessa sopravvivenza delle famiglie che dipendono da questo settore.

Riunione dei lavoratori: il possibile blocco delle attività

In risposta a questa grave situazione, i lavoratori del Consorzio di Bonifica 3 Agrigento hanno convocato un’assemblea generale per martedì 27 maggio, durante la quale si discuterà delle azioni

da intraprendere. È molto probabile che, a causa del persistente mancato pagamento degli stipendi e della totale assenza di risposte concrete dalle istituzioni, i lavoratori decidano di bloccare l’attività lavorativa oltre il regolare orario di servizio.

Questa azione metterebbe in seria difficoltà le oltre 14.000 aziende agricole della provincia di Agrigento che si avvalgono dei servizi essenziali forniti dal Consorzio di Bonifica di Agrigento, creando ulteriori disagi per il già fragile comparto agricolo. Le interruzioni dei servizi potrebbero avere un impatto devastante su tutta la stagione irrigua, compromettendo ulteriormente le produzioni e, di conseguenza, l’economia di centinaia di famiglie.

L’azione dell’Assessorato regionale dell’Agricoltura, quindi, solleva interrogativi non solo sulla gestione dei debiti, ma anche sulla capacità dell’amministrazione di affrontare le sfide drammatiche che la Sicilia sta vivendo, sia a livello economico che ambientale. L’intervento tempestivo e l’impegno delle istituzioni sono necessari per garantire un futuro più stabile e sereno per i lavoratori e per l’intero comparto agricolo dell’isola.

Appello al Presidente della Regione Renato Schifani

Infine, i lavoratori del Consorzio di Bonifica 3 Agrigento rivolgono un appello ufficiale al Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, affinché intervenga con urgenza per porre fine a questa drammatica situazione. È fondamentale che il Governo regionale ristabilisca la serenità e la tranquillità nel comparto agricolo e tra i lavoratori, garantendo il pagamento degli stipendi arretrati e assicurando una gestione equa delle risorse destinate ai servizi pubblici essenziali. Solo con un intervento diretto e tempestivo sarà possibile evitare il collasso di un intero settore e restituire fiducia a chi, ogni giorno, lavora per il bene della Sicilia.

In attesa di un chiarimento ufficiale e di un intervento risolutivo da parte delle autorità competenti, i lavoratori del Consorzio di Bonifica 3 Agrigento chiedono con urgenza il pagamento delle mensilità arretrate e l’immediata regolarizzazione delle risorse destinate agli stipendi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

banner omnia congress