E’ iniziata, in video collegamento da località segreta, presso l’aula bunker del Tribunale di Catania, la deposizione del pentito agrigentino Giuseppe Tuzzolino nel processo Lombardo.
Tuzzolino inizia: “Sono sottoposto a protezione dal 2 aprile del 20015 ma sono collaboratore dal 2013. Ero libero quando ho iniziato la mia collaborazione. Ho recevuto minacce per me e la mia famiglia. Ed ho collaborato. Ho rifiutato due volte la protezione, poi, quando parlai di Matteo Messina Denaro sono entrato nel programma di protezione”.
Il pm Santonocito ferma Tuzzolino e gli ricorda che non occorre parlare di Messina Denaro.
Tuzzolino continua: “Ho avuto contatti con mafiosi. Mio suocero Calogero Baldo per lavorare era vicino a Cosa Nostra e Stidda. Non era sempre vittima. Talvolta era socio dei mafiosi. Gli amministratori pubblici erano eletti da Cosa nostra che gestiva tutto. Avevamo referenti mafiosi a Catania. Aiello e Alfio li ho conosciuti. Mio suocero si rivolgeva a loro per i lavori: uno all’Asp 3 e l’altro al Policlinico”.
E’ un fiume in piena Tuzzolino che rivela: “Incontrai Aiello a Palma nel 2007 e nel 2009. Aiello gestiva affari nel campo della grande distribuzione alimentari e aveva rapporti con Franco Cottitto”
(In aggiornamento)