Agrigento, scuola e legge 104: “Per colpa di questi abusi bloccati 600 traferimenti”. Coinvolti nomi noti, prof e bidelli

In una intervista rilasciata al Giornale di Sicilia, che dedica ampio spazio alla vicenda dei trasferimenti nella scuola agrigentina con l’utilizzo della legge 104, il leader di “Insegnanti in movimento”, Lorenzo Navarra, ipotizza che a causa della note questioni “siano circa 600 insegnanti della provincia di Agrigento che non sono tornati in provincia e che sono  al nord per questa situazione che si è determinata”. Intanto proseguono le indagini.

Gli insegnanti indagati sono un centinaio ed a loro si aggiungono bidelli, faccendieri, portaborse, semplici galoppini.

L’indagine, clamorosa, fa seguito alla prima tranche denominata “La carica della 104” scattata nel settembre 2014, che vide 19 persone, compresi 10 medici, finire agli arresti su richiesta dell’allora  procuratore della Repubblica Renato Di Natale, dell’aggiunto Ignazio Fonzo e del sostituto Andrea Maggioni.

Per 6 di loro venne disposta la custodia in carcere, per 8 i domiciliari e a 5 indagati venne  imposto l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria. Gli indagati erano complessivamente 101.

Adesso c’è il nuovo filone, che altro non è che il seguito delle investigazioni condotte dalla Digos della Questura di Agrigento, un nuovo fascicolo d’inchiesta, naturale sviluppo dell’indagine  denominata “La carica delle 104″.

Tra gli indagati della nuova indagine anche vecchie conoscenze (molti tra i medici già invischiati nella prima tranche)  come il bidello-consigliere comunale (poi dimessosi) Angelo Alaimo, 55 anni di Favara e Davide Rampello, baby pensionato di Raffadali, 50 anni, entrambi ritenuti nella prima indagine come gli ideatori del consolidato sistema legato alla Legge 104.

Tutti i nomi degli indagati clicca qui: Carica 104, nomi indagati