Agrigento, tentata estorsione: cade una delle accuse per Antonio Massimino

“Non sufficientemente fondata sul piano indiziario”. Con questa motivazione il gip di Palermo, Nicola Aiello, ha fatto cadere una delle ipotesi di racket della quali è accusato Antonio Massimino, 48 anni, di Agrigento, finito in carcere lo scorso ottobre, proprio perchè ritenuto responsabile di un tentata estorsione ai danni di un costruttore della Città dei Templi. Il decadere di una delle ipotesi di accusa non comporta nulla ai fini pratici in quanto al 48enne sono contestati altri due episodi. Massimino fu arrestato perchè, secondo gli inquirenti, in procinto di fuggire. Nell’operazione finì in manette anche Liborio Militello, 49 anni, che è ritenuto un fedelissimo del Massimino.