Sciacca, la Gdf sequestra oltre 500.000€ al gruppo Fauci-Laterizi: omissione di versamenti Iva e Inps

La guardia di Finanza di Sciacca, a seguito di mirate indagini coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Sciacca, dott. Carlo Boranga, ed originate da una segnalazione della direzione provinciale dell’agenzia delle entrate di Palermo, hanno sottoposto a sequestro preventivo , ai fini della confisca per equivalente, beni per un valore complessivo di oltre mezzo milione di euro di proprietà degli amministratori di tre società parti del grippo imprenditoriale Laterizi Fauci. 

Nello specifico i finanzieri, scandagliando la situazione contabile e amministrativa della società “Laterzi Fauci srl”, “Laterzi Akragas srl” e “Lf Latersiciliana srl”, hanno rilevato un’omissione dei previsti versamenti iva e mancati versamenti di contributi inps per oltre 2.450.000€ 

Tali violazioni sono state ascritte in capo agli amministratori delle società coinvolte e, nella fattispecie, a Francesco Fauci, Rosaria Di Grado e Alfonso Pumilia.

Le indagini si sono concluse, dunque, con l’esecuzione dei tre decreti di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente del denaro ed obbligazioni bancarie per 70.982.65€ e di una lussuosa villa a Sciacca nell’esclusiva contrada Isabella, di proprietà di Rosaria Di Grado e con un valore stimato di oltre 430.000€

IL CASO FAUCI. Lo scorso 18 Giugno, in una vicenda della società che negli anni sarebbe stata costretta a pagare il pizzo, la Corte d’Appello ha condannato a 9 anni (richiesti 14) il bavarese Stefano Valenti per il reato di estorsione. Determinante, oltre alle indagini, il contributo di 3 pentiti peraltro condannati.

I giudici della Corte d’Appello di Palermo in passato avevano confermato la condanna per Giuseppe Falsone e ridotto la pena degli altri imputati nel processo inerente la vicenda delle presunte estorsioni.

Pena ridotta da 10 a 4 anni per Salvatore Di Gangi; da 8 anni a 3 anni e 10 mesi per Stefano Morreale; da 1 anno e sei mesi a 9 mesi per il pentito Maurizio Di Gaticondanne annullate invece per Angelo Siino e Giovanni Brusca per i quali, ieri, la Corte d’Appello ha ritenuto che i reati fossero prescritti.

Nel processo era imputato anche il titolare della Fauci Laterizi, Salvatore Fauci, la cui pena è stata ridotta a un anno e sei mesi con la subordinazione della sospensione della pena allo svolvimento di sei mesi di attività lavorativa non retribuita.